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Condanna per Riccardo Cocciante che vive in Irlanda

La procura della repubblica del tribunale di Parigi ha chiesto per il cantante italiano, Riccardo Cocciante, una condanna a 30 mesi, di cui dieci da scontare in carcere e una multa di 37500 euro.

Il musicista è stato accusato di frode fiscale insieme alla moglie, Catherine, per essersi “dolosamente sottratto al pagamento delle imposte sul reddito”. La coppia aveva dichiarato all’ufficio delle imposte 62 mila franchi (circa 9.300 euro) mentre il fisco ha calcolato che il suo reddito nel 2000 era di circa 40,8 milioni di franchi (più di 6 milioni di euro). Con un’imposta da pagare di 2,8 milioni di euro. Nel 2000 l’artista risiedeva a Monaco.

I coniugi si sono difesi dichiarando di aver agito in buona fede, non abitando in Francia pensavano di dover pagare le tasse nel paese dove risiedevano. La donna ha fatto sapere che “Riccardo non è mai stato residente in Francia; è nato a Saigon, ha vissuto in Italia, a Monaco e ora in Irlanda”. Nelle prossime settimane il tribunale emetterà la sentenza, per ora il fisco ha accertato una presenza reale e continua in Francia, ciò rende la frode ‘intenzionale’. Cocciante ha commentato così: “Non sono uno che ama fare il furbo, mi sento umiliato. Se ho fatto degli errori non li ho fatti volutamente”.

 

Riccardo Cocciante si difende, ho pagato le tasse

Riccardo Cocciante, era stato condannato in Francia per frode fiscale, ma ora il cantante italiano è di nuovo sereno e sulla sentenza del tribunale di Parigi sa che può dimostrare di non aver frodato il fisco, secondo la sua reazione resa nota dall’ufficio stampa di Cocciante.

La nota afferma che ‘verrà depositato entro i prossimi 10 giorni, come richiesto dalla legge, il ricorso in appello che congela la pena fino alla data del prossimo processo’. ‘Per quanto attiene l’accusa di frode fiscale relativa all’anno 2000′, si legge poi, Cocciante è in grado di certificare che per l’anno in oggetto le tasse sono state regolarmente versate al fisco irlandese’.