Daniel di Waterford
Partendo dalla prima pagina ho subito la fascinazione di uno stile pulito e scorrevole. Un modo di scrivere che, irriducibilmente, trasforma il libro in un buon libro.
Daniel di Waterford è ambientato in Irlanda e racconta di un giovane professore di letteratura inglese, Daniel O’Connell, che da Waterford, città in cui vive, si sposta a Dublino per coronare il sogno della sua vita nei suoi ultimi giorni. Daniel, infatti, sa che è prossimo l’avvento della sua morte e, proprio da tale consapevolezza, vive la vita con occhi diversi.
Soffre di non poter approfondire le relazioni con coloro che ama o che ritiene interessanti. Scrive una lettera alla sua donna, raccomandandole di vivere l’amore nella sua autenticità. Mantiene la dovuta distanza dalla vita, pur desiderandola vivere, pur rimanendo ancora deluso dalle sue crudeltà….come nell’incontro con Meggy. Calpesta solennemente il prato del Trinity College chiedendosi ancora se è all’altezza dell’ incarico conferitogli.
Daniel
Luca Delgado, in una forma essenziale quanto elegante, ci racconta una storia, che a tratti sembrerebbe autobiografica, tanto è permeata di dimensioni interiori descritte in modo straordinariamente sintetico e paradossalmente netto.
Il tempo scandisce ritmi e tensioni in un divenire dinamico e allo stesso tempo statico poiché impregnato di una consapevolezza onnipresente e corrosiva. Esso è stimato oltre l’eccesso divenendo un importante elemento del racconto, probabilmente la chiave intera del libro: è proprio intorno al concetto di tempo che ruotano armonicamente i più svariati aspetti della narrazione, non ultimo il tema della morte.
Ulteriori informazioni
Titolo Daniel di Waterford
Autore Luca Delgado
Editore Otma Edizioni
Anno 2008
Prezzo € 9,00
Tratto da Il Reporter