Tra una promozione e un referendum
L’Unione Europa e il fondo monetario internazionale, hanno di nuovo promosso l’Irlanda sul piano del salvataggio economico del Paese, autorizzando così a spendere gli ulteriori proventi arrivati dalle privatizzazioni in maniera tale da stimolare l’economia.
Gli stress test delle banche verranno eseguiti nel 2013, così come nel resto d’Europa, è quanto emerge dalle dichiarazioni del ministro delle Finanze irlandesi, Michael Noonan. Insomma per l’Irlanda è un altro colpo andato a segno anche se l’esecutivo dovrà ora vedersela con il Fiscal Compact che in Irlanda verrà deciso dai cittadini per mezzo di un referendum.
Ma Noonan ci ha tenuto a ricordare che il nuovo trattato fiscale Ue dovrà essere accettato, altrimenti il rischio sarebbe quello di fare ‘un salto nel vuoto’. Così il ministro ha invitato tutti i cittadini irlandesi a votare per il sì, il prossimo 31 maggio. La Germania dal canto suo, nonostante le pressioni francesi ha già fatto sapere di non voler modificare il nuovo trattato.
Secondo alcuni sondaggi circa il 40% degli irlandesi sarebbero scettici nei confronti del fiscal compact e non è certo una novità che i referendum in Irlanda bocciano i trattati europei, è già successo per ben due volte.
Fiscal compact
Quando si parla di ‘Fiscal Compact’, ci si riferisce ad una serie di ‘misure’, da prendere per migliorare il coordinamento delle politiche economiche dell’eurozona. Regole che vincolano i paesi Ue a mantenere il deficit sostanzialmente in equilibrio, con un valore massimo di oscillazione dello 0,5% rispetto al pil. Ma più che una promessa verbale, questa ‘misura’ dovrebbe assumere la forma di una legge costituzionale, sotto il controllo della Corte di giustizia Ue, che ne garantirà l’applicazione, con multe anche pari allo 0,1% del pil, se non rispettata.