L’Irlanda lascerà il piano di salvataggio entro il 2013
“Prima della fine del 2013, l’Irlanda uscirà dal programma di aiuti, la nostra economia è ancora fragile, ma ha ripreso a crescere”, con queste parole il Premier irlandese Enda Kenny si è rivolto al Parlamento europeo, prima della sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.
E così Dublino ha maturato la decisione di lasciare il piano FMI-UE entro la fine dell’anno, dopo l’incontro nel quale il Premier ha ribadito di voler mantenere tutti gli impegni concordati con l’Unione europea e il Fondo monetario internazionale, i quali a loro volta si sono complimentati per la ripresa economica e l’impegno dimostrato dall’esecutivo irlandese.
L’economia irlandese è tornata a crescere e le esportazioni hanno raggiunto livelli record come il controllo sulla spesa pubblica.
La ripresa irlandese
Gli investitori tornano ad avere fiducia dell’Irlanda, che presto tornerà a far sentire il suo ruggito. “L’economia resta fragile”, come ammette lo stesso Kenny, ma comunque il Paese è pronto per lasciare il piano di sostentamento messo appunto dall’Europa.
Inoltre Kenny, ha voluto ribadire la priorità della presidenza irlandese durante il semestre europeo, in termini di lotta alla disoccupazione giovanile in tutta Europa con un’apertura alla libera circolazione degli individui che intendono migliorare le proprie condizioni di vita. L’Irlanda ha fatto registrare un tasso di disoccupazione del 14,6%, e un debito di circa il 120% del PIL.
Inoltre Kenny, ha voluto richiamare l’attenzione sull’accordo per trovare rapidamente un accordo per il bilancio pluriennale 2014-2020.