Tony Flannery, storia di un prete ribelle
Tony Flannery prete cattolico, ha dichiarato durante un’intervista all’Irish Times di essere stato minacciato di scomunica a seguito delle sue dichiarazioni a favore dell’ordinazione femminile all’interno della Chiesa.
Una proposta quella del 66enne sacerdote liberista della Congregazione del Santissimo Redentore che poco è piaciuta agli ambienti Vaticani.
Tony Flannery, ha esercitato il sacerdozio per 40 anni servendo come predicatore in diverse missioni in Irlanda ed è uno dei fondatori della Associazione dei sacerdoti cattolici (Association of Catholic Priests), costituita nel settembre 2010, una voce indipendente per i sacerdoti irlandesi che riunisce oltre 850 preti.
Tony Flannery, il prete ribelle
A Flannery gli sarebbe stato impedito di esercitare il ministero per quasi tutto il 2012, con l’obbligo di non rilasciare dichiarazioni ai media e di accettare i dogmi della Chiesa in termini di sacerdozio per le donne, omosessualità e sull’utilizzo di contraccettivi, sottoscrivendo un documento che lo avrebbe potuto favorire ad esercitare le normali funzioni. Ma il prete ribelle non ci sta ed ha preferito uscire dal silenzio, dopo l’invito arrivato a padre Michael Brehl di sospendere Flannery dal ministero, assicurandosi che non scrivesse più articoli e rilasciato interviste alla stampa.
Inoltre Flannery, sarebbe stato convocato direttamente in Vaticano, dove sarebbe stato invitato a rinunciare all’Association of Catholic Priests, associazione cattolica liberale da lui stesso fondata.