Muore Margaret Thatcher, ex Primo ministro

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L’ex primo ministro britannico, Margaret Thatcher è morta all’età di 87 anni a seguito di un ictus, da anni era affetta da Alzheimer.
Conosciuta come la “Lady di ferro”, Margaret Thatcher è stata il leader del partito conservatore dal 1979 al 1990, unica donna e il più longevo Primo Ministro a ricoprire questa carica. Dure le sue posizioni durante gli H-Blocks e detestata da una parte del popolo britannico per la sua spietata repressione nei confronti dei sindacati e in particolare durante lo sciopero dei minatori del 1984-1985.
Margaret Thatcher, o Iron Lady, era nata a Grantham, il 13 ottobre 1925 e il 12 ottobre 1984, era scampata ad un attentato da parte dell’IRA al Grand Hotel nel Sussex località balneare di Brighton.
 

 

Muore Margaret Thatcher

L’ex primo ministro britannico, Margaret Thatcher è morta all’età di 87 anni a seguito di un ictus, da anni era affetta da Alzheimer. Nel 1981 i troubles infuocavano l’Irlanda del Nord. L’intransigenza del governo di Margaret Tahtcher e la dirty war messa in atto dalle British Crown Forces sommate alle condizioni sociali in cui versavano i ghetti cattolici ebbero come risultato quello di elevare il livello di scontro fra il movimento repubblicano irlandese e lo stato britannico: teatri di tale battaglia non furono solo le strade di Belfast e Derry o le campagne del South Armagh, ma anche le grigie celle delle carceri nordirlandesi.
Il 2006 è stato un anno importante per l’intera comunità nazionalista, un anno di celebrazioni: oltre al ricordo del novantesimo anniversario della rising della Pasqua 1916, il 5 maggio di venticinque anni fa, nell’ospedale del carcere di Long Kesh, a poche miglia da Belfast, moriva Bobby Sands.
Dopo sessantasei giorni di sciopero della fame l’allora OC dell’IRA nei blocchi H cessava la sua battaglia, all’età di soli 27 anni, trasformandosi da uomo in simbolo.
Tale esempio di dedizione totale ad una causa e l’avere utilizzato il proprio corpo quale arma di pressione politica hanno fatto si che la morte di Sands e degli altri hunger strikers polarizzassero l’attenzione non solo dell’intera società irlandese, ma di tutto il mondo. Al contrario di quanto era accaduto precedentemente per tutti gli altri decessi e fatti di sangue relativi ai troubles, la battaglia in corso nel carcere britannico venne internazionalizzata, resa pubblica e seguita quotidianamente dai media di mezzo mondo, nonostante l’ostracismo ed i vari divieti imposti da Margaret Thatcher e la guerra di disinformazione attuata dall’intero establishment di Sua Maestà.
Al tempo più di 500 prigionieri repubblicani erano detenuti in condizioni più che inumane, definite dal Cardinale Tomàs O’Fiaich, in visita a Long Kesh nell’agosto del 1978, come l’esempio più somigliante alle migliaia di senzatetto che vivevano ammassati nelle fognature degli slums ghetti, ndr) di Calcutta, in India.
 

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