Primo sì contro il sesso a pagamento

In Irlanda del Nord il sesso a pagamento potrebbe diventare illegale. Sta facendo discutere un disegno di legge, in materia, che ha già ricevuto il primo via libera dalla Assemblea di Stormont, con 81 voti favorevoli.

Si tratta di una lunga lista di clausole che intendono contrastare il traffico di esseri umani e l’introduzione di nuove sanzioni rivolte ai clienti e ai protettori che alimentano il commercio sessuale.

Una decisione in linea con il modello nordico che ha già ricevuto l’approvazione da parte dell’Unione Europa. La Svezia è stata il primo paese a criminalizzare l’acquisto di sesso, nel 1999 è toccato alla Norvegia mentre l’Islanda ha adottato il modello nel 2009. Soltanto nel dicembre 2013 la Francia ha seguito l’esempio.

Sesso a pagamento

Attualmente, fare sesso a pagamento tra adulti consenzienti nel Nord è legale anche se le norme vigenti non contemplano che questa attività sia esercitata sul marciapiede e nei bordelli. Secondo una ricerca pubblicata dalla Queen’s University di Belfast sarebbero 17.500 gli uomini che ogni anno pagano per fare sesso nel nordirlanda.

Contrarie al provvedimento le escort che come “Caroline” pubblicizzano le loro prestazioni sessuali su internet e lavorano in maniera indipendente. La donna che opera a Belfast sostiene di ricevere sei clienti al giorno con un tariffario che oscilla tra i 90 pounds per 30 minuti fino ad un massimo di 150 sterline per un’ora. Lavorando all’interno di un appartamento in affitto e senza avere intermediari, spiega la prostituta, non viene infranta alcuna legge.

Altre lavoratrici ritengono che sarebbe più opportuno introdurre un sistema a licenze, come avviene in Nuova Zelanda, in grado di depenalizzare il lavoro sessuale e fissare le regole per il controllo del mercato del sesso. Il modello New Zealand, infatti, permette a quattro donne di lavorare nella stessa proprietà, aumentando così la sicurezza delle ragazze. Una proposta secondo alcune delle escort che porterebbe dei benifici a tutte coloro che hanno scelto di fare liberamente il mestiere più antico del mondo.

 

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