‘Paradiso’ vince premio a Beverly Hills

Locandina documentario Paradiso

Il pluripremiato documentario “Paradiso” sull’Irlanda del Nord del regista torinese Alessandro Negrini vince il suo diciottesimo premio internazionale, ricevendo il Ruby Award al prestigioso CineRockom International Film Festival di Beverly Hills a Los Angeles.
“Credo che ciò che rende il film universale, capace di tradursi in culture diverse è l’idea che, ovunque ci sia un muro, una netta divisione tra le persone, c’è anche il ricordo dei tempi in cui queste divisioni non erano presenti. E quel ricordo può diventare una piccola crepa in quel muro, in questo infinito carcere che è la vita domata dalla paura. Il peggior aspetto di una divisione, il più atroce e domante, non è il muro, ma l’abituarsi a quel muro.
Poi c’è anche il potere della musica e della danza come antidoto alla paura dell’altro. La musica come grimaldello per aprire un varco nel muro, ed evadere”, ha dichiarato il regista.

 

Riconoscimento a Beverly Hills

Commissionato dalla BBC, prodotto da Margo Harkin e diretto da Alessandro Negrini, affiancato alla fotografia dal norvegese Oddgeir Saether, “Paradiso” ha ricevuto ben 18 premi internazionali e quasi 60 nominations nei film festival in Italia, Stati Uniti, Germania, Brasile, Turchia, Kenya, Messico, India, Bangladesh, Ungheria e Canada e Regno Unito.

“Paradiso” è stato girato nella città di Derry in Irlanda del Nord, nella enclave prevalentemente protestante, conosciuta con il nome di The Fountain. Il film segue gli sforzi ambiziosi del musicista Roy Arbuckle nel riunire la sua ex Showband, i Signetts, per un grande evento di danza che unisca protestanti e cattolici. In una comunità a lungo divisa dalla paura, la politica e la violenza, il documentario sembra una fiaba che descrive un “Colorito, malinconico ed ironico viaggio musicale”.

Paradiso sembra una favola, di quelle da raccontare la notte ai bambini, prima di addormentarsi, con la sua disarmante semplicità e la colonna Sonora con una fisarmonica a scandire la sua poetica malinconia. Eppure, è tutto vero.
Die Brücke (The Bridge), Valerio Moggia

(…) ‘Paradiso’, come le poesie di Heanys’, ci aiuta a ricredere ai nostri occhi con un tocco di poesia cinematografica.
Telegraph

(…)Con un tocco di Buena Vista Social Club ed una squisita fotografia unita ad un approccio poetico, il pluri-premiato documentario ‘Paradiso’ rappresenta l’elegia di una comunità ed il suo tentativo di superare il peggiore di tutti i muri: la paura.
Herald Tribune

 

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