Matrimoni gay diventano legali in Irlanda
A sei mesi dallo storico referendum, trascorso l’iter burocratico, persone dello stesso sesso potranno sposarsi in Irlanda. Lo scorso maggio, il popolo irlandese ha deciso con una consultazione popolare la modifica alla Costituzione: il 62,1 dei votanti si è espressa a favore dei matrimoni gay.
Dal 16 novembre, nell’Isola si celebrano matrimoni tra due persone senza distinzione di sesso. Un primato mondiale, visto che l’Irlanda è stato il primo paese al mondo ad approvare il matrimonio omosessuale attraverso una consultazione popolare. Complice l’appoggio del governo, il voto degli elettori è stato schiacciante e determinante: il 62,1 per cento ha detto sì alle nozze gay.
Un risultato che ha permesso la modifica della Costituzione, legge che in Irlanda può essere revisionata esclusivamente tramite referendum. Un cambio di passo, dunque, in un paese tradizionalmente cattolico, dove non è certo mancata una dura campagna elettorale contraria, sostenuta da un forte numero di scettici e funzionari religiosi.
Come fare?
Chi intende sposarsi deve presentare un documento alle autorità, tre mesi prima della data di matrimonio. Le coppie che sono già unite civilmente potranno beneficiare di un iter accelerato.
Boom di prenotazioni
Più di 300 coppie gay e lesbiche si sposeranno in Irlanda già nelle prossime settimane. Ad accogliere positivamente l’uguaglianza del matrimonio, ci sono anche molti cittadini italiani. Negli anni che vanno dal 2011 al 2014, sono stati registrati nel paese 1.695 partnership, matrimoni contratti all’estero, che ora saranno riconosciuti anche in patria. Resta invece il divieto in Irlanda del Nord, dove ben cinque tentativi, di concedere l’uguaglianza del matrimonio, sono falliti. Il Democratic Unionist Party (DUP) ha bloccato la proposta di legge e ora gli attivisti sono in fermento.
Fissata data referendum
Saranno gli irlandesi a esprimersi in materia di matrimoni tra persone dello stesso sesso. L’Irlanda ha intenzione di indire uno storico referendum, il prossimo 22 maggio, sulla revoca del divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso. L’annuncio è stato dato dal premier irlandese Enda Kenny che definisce il paese “tollerante e inclusivo”.
L’approvazione dell’emendamento costituzionale consentirebbe matrimoni “conformi alla legge tra due persone, senza distinzione di sesso”. Una proposta che potrebbe diventare realtà visto che già nel 2011 l’Irlanda riconosce – con una legge – le unioni civili. I sondaggi dunque indicano una vittoria dei «Sì» alle nozze gay.
Lo scorso mese era stato il ministro della Salute, Leo Varadkar, a fare coming out e a tirarsi dietro le critiche dei vescovi irlandesi contrari al matrimonio omosessuale.