Verso il voto, a rischio stallo

Il popolo irlandese è chiamato alle urne per rinnovare il Parlamento, ma si teme una situazione di ingovernabilità. Il partito guidato da Enda Kenny, premier uscente, potrebbe non avere più la maggioranza.
Si aprono le elezioni per nominare il nuovo Parlamento della Repubblica d’Irlanda. Secondo i sondaggi, il Fine Gael, collocabile nel centrodestra, in coalizione con il Partito Laburista, è dato in vantaggio, ma non avrebbe la maggioranza per formare un governo. Cresce invece il fronte anti-austerità e, dopo la crisi economica e la tanto attesa ripresa, il voto irlandese appare del tutto imprevedibile e dai contorni sempre più incerti.
Cinque anni fa il Fine Gael e il centrosinistra sono stati eletti con una quota, se combinata, pari al 55 per cento dei voti. Ma negli ultimi tre sondaggi, alla vigilia delle urne, il sostegno si è ridotto al 35 per cento, tanto da gettare sconforto su una possibile stabilità di governo.

Il Dáil (Parlamento ndr) è stato sciolto dal Presidente Michael D. Higgins su consiglio del Taoiseach (Presidente del Consiglio uscente), Enda Kenny, lo scorso 3 febbraio 2016.

 

L’austerità

Le elezioni dovranno fare i conti con l’austerità. Nel 2011, il paese ha dovuto subire l’umiliazione di ricevere prestiti dalla Troika: 67,5 miliardi di euro in cambio di tagli al servizio pubblico, aumento delle imposte sulle vendite, e misure impopolari, come l’aumento delle spese sui servizi idrici e sui beni di proprietà. Nell’ultimo anno, l’Irlanda è tornata a crescere nell’Unione europea, registrando un tasso del 7% nei primi nove mesi del 2015. Ma gli anni dei sacrifici e le misure di austerità, ancora in vigore nel paese, hanno comunque segnato la quotidianità degli irlandesi. Un’ordinarietà che si andrà a riflettere sul voto.
 

Sondaggi

Stando all’ultimo sondaggio condotto lo scorso fine settimana dal RedC Research & Marketing, il Fine Gael sarebbe in testa con il 30% dei voti (sei punti in meno rispetto alle elezioni del 2011), seguito dal partito Fianna Fail con il 20% (+2,6 punti rispetto al 2011) e dallo Sinn Fein con il 15% (+5 punti rispetto al 2011); il partito laburista conquisterebbe solo il 7% dei consensi, registrando un calo di 12,4 punti percentuali rispetto alle precedenti elezioni. I politici indipendenti, i piccoli partiti (Verdi, socialdemocratici e altri) e i movimenti anti-austerità raccoglierebbero il 28% dei voti (+13 punti rispetto al 2011).
 

Sistema di voto

L’Irlanda utilizza un sistema proporzionale con un voto singolo trasferibile. Le elezioni, che si svolgeranno in 40 collegi elettorali parlamentari, dovranno eleggere 158 membri del Dáil Éireann, un numero inferiore di parlamentari rispetto ai 166 membri attuali.
 

Altre risorse interessanti