Assolto per stupro. “Vittima indossava tanga”
Fa discutere l’assoluzione di un ragazzo di 27 anni, presunto stupratore di una ragazza di 17 anni di Cork. La motivazione del tribunale irlandese ha innescato manifestazioni di protesta virtuali e reali. Secondo la difesa, la giovane “se la sarebbe cercata perché indossava un tanga in pizzo“.
Dunque, l’abbigliamento sexy, il tanga nel dettaglio, ha in qualche modo favorito e scagionato il giovane accusato di stupro. Il ventisettenne si è sempre difeso sostenendo che il rapporto sessuale fosse consenziente.
Una storia che risale al 6 novembre scorso accaduta in Irlanda e che sta mobilitando il Centro di Dublino contro le violenze sulle donne e persino il Parlamento. La deputata Ruth Coppinger ha mostrato un tanga blu di pizzo in aula per denunciare “la routine di incolpare le vittime”.
Il tanga è stato ritenuto dal giudice sexy lingerie, dunque provocante
“Potrebbe sembrare imbarazzante mostrare un tanga in Aula”, ha dichiarato la parlamentare. “Come pensate che si senta una vittima di stupro, quando in modo inappropriato viene mostrata la sua biancheria intima in un tribunale?”. Così nel suo intervento la politica ripercorre la vicenda.
https://www.youtube.com/watch?v=JJ97Y6p9IkA
Parole a cui fa eco il Centro di Dublino contro le violenze sulle donne che, pur non addentrandosi nel merito della sentenza, ossia trascurando ogni giudizio su quanto fosse ritenuto sexy il ‘tanga’, ha chiesto una riforma del sistema giuridico in cui, a suo dire, vengono spesso usati questo tipo di pregiudizi contro le donne.
I hear cameras cut away from me when I displayed this underwear in #Dáil. In courts victims can have their underwear passed around as evidence and it’s within the rules, hence need to display in Dáil. Join protests tomorrow. In Dublin it’s at Spire, 1pm.#dubw #ThisIsNotConsent pic.twitter.com/DvtaJL61qR
— Ruth Coppinger TD (@RuthCoppingerTD) 13 novembre 2018
I social si sono fatti sentire sbandierando l’hashtag #ThisIsNotConsent. Centinaia di donne irlandesi hanno postato fotografie del loro abbigliamento intimo, tanga e mutandine colorate, in segno di protesta. A sostegno della vittima di abusi sessuali, ci sono state numerose manifestazioni in svariate città irlandesi. A cominciare da Cork, luogo dove si è tenuto il processo.
Clothes are not consent. Here are some photos from the #ThisIsNotConsent rally earlier. #dubw pic.twitter.com/Tpo8M5IF9k
— Ruth Coppinger TD (@RuthCoppingerTD) 14 novembre 2018