È strano eppure lo hanno fatto. A Dublino è stato aperto un pub che serve esclusivamente drink analcolici. Basta raggiungere il civico 54 di Capel Street per imbattersi nel The Virgin Mary: un lugo di ritrovo dove si sta bene e non si beve alcol.

Realizzato come un perfetto pub irlandese, con tanto di spillatore di birra, il locale altro non è che una rivelazione straordinaria. Basta mandare giù la leva e invece della birra uscirà un caffè cremoso. Tutto fa pensare alle bevande alcoliche. Basta soffermarsi a riflettere il bancone per scoprire che c’è anche del vino. Insomma, un pò di alcol c’è, eppure l’etichetta riporta espressamente “vino analcolico”. Insomma, al The Virgin Mary dovrete accontentarvi. Bevitori astenetevi.

Lo spiega Vaughan Yates, uno dei soci del locale: “Abbiamo voluto aprire un dry pub perché l’Irlanda è una nazione dove il bere è radicato nella società, ma se si guarda agli irlandesi sono una popolazione molto progressista, molto liberale e molto aperta al cambiamento”. In effetti, a rifletterci bene, al The Virgin Mary ci sono persone di tutte le età. Ci si diverte lo stesso anche senza bere.

The Virgin Mary

Dal giorno d’apertura, il primo pub analcolico d’Irlanda sembra aver ricevuto numerosi apprezzamenti. La sfida ai classici locali notturni di Dublino sembra per ora funzionare. Il dry pub è aperto la mattina e il primo pomeriggio, un modo per intercettare maggiore clientela. Difficile da immaginare? È già realtà. Provare per credere. In fondo almeno per una volta si possono degustare birre, vini e cocktail senza gradazione alcolica.

Concerto di Natale con Bono 2018

Anno 2018, Natale, Dublino, Gaiety theatre: Bono, The Edge e altri musicisti irlandesi hanno partecipato alla cerimonia annuale di beneficenza in favore dei 10 mila senzatetto presenti in Irlanda (circa 4 mila sarebbero minori, ndr).

I leggendari musicisti hanno rotto il ghiaccio con ‘Love Is Bigger Than Anything in Its Way’, tratta dal loro ultimo album Songs of Experience, prima di procedere con dei canti natalizi. In particolare sono stati proposti i brani ‘O Holy Night’ e ‘O Night Divine’.

A concludere l’esibizione, il brano degli anni sessanta interpretato da Mariah Carey nel 1994: Christmas (Baby Please Come Home).

 

 

Concerto natalizio 2018

Parte della band U2 si sono ritrovati alla vigilia di Natale davanti al teatro Gaiety, su Grafton Street per una splendida esibizione. Non è una novità, negli ultimi anni questi musicisti ci avevano abituato a performance del genere. Questa volta, i brani eseguiti in forma del tutto gratuita erano finalizzati a raccogliere fondi per i senzatetto dublinesi. Nel dettaglio per la Simon Community, un’organizzazione benefica che aiuta le persone che non hanno un tetto o stanno per finire in strada.

Ad accompagnare i due big c’erano Glen Hansard (che ha eseguito la cover di Faith di George Michael), Damien Rice (che ha scelto Creep dei Radiohead), Danny O’Reilly, Imelda May, Luke Clerkin, il tanto acclamato in patria Mundy e Róisín O.

 

Altre risorse interessanti

Strip and Dip 2018

Un tuffo di massa in una spiaggia isolata d’Irlanda, è record. Si è consumato così lo Strip and Dip 2018 che ha visto la partecipazione di oltre 2.500 donne, malate di cancro, che nude hanno fatto un bagno solidale nelle gelide acque di Meaghermore, località situata nella Contea di Wicklow. L’iniziativa volta a sostenere i bambini affetti da tumore.
Un tuffo di beneficenza, giunto alla sesta edizione, promosso da Deirdre Featherstone, una donna che ha sconfitto il cancro al seno, appena sei settimane dopo aver subito una mastectomia.
Lo Strip and Dip 2018 ha lo scopo di raccogleire fondi per l’Aoibheann’s Pink Tie, l’ente benefico nazionale che cura i bambini irlandesi affetti da tumore.

Lo Strip and Dip 2018 si è svolto sulla spiaggia di Meaghermore. Temperatura dell’acqua? Appena 12 gradi

Solo donne malate di cancro e una risposta eccezionale. Negli anni, l’evento è cresciuto notevolmente. Sei anni fa, si contavano 60 partecipanti e lo scorso anno le protagoniste non superavano quota 200. L’edizione 2018 è in controtendenza e segna il Guinness World Record per il più grande tuffo di massa, battendo il precedente primato di 786 persone che si tenne nel 2015 a Perth, in Australia.


 

L’invito a partecipare

Strip e Dip 2018 oltre a segnare il Guinness World Record, per il più grande bagno di massa, ha lo scopo di reperire donazioni. Potrete fare la vostra parte e unirvi a tutte quelle donne che hanno partecipato all’iniziativa e alla raccolta fondi per Aoibheanns Pink Tie, la National Char’s Cancer Charity. Le donazioni possono essere effettuate direttamente on line al seguente indirizzo Idonate.ie. 180 persone lo hanno già fatto e al momento sono stati raccolti oltre 33mila euro.

 

Leo Varadkar

Leo Varadkar ce l’ha fatta. Apertamente gay e di origini indiane, l’ex ministro della Salute, di 38 anni, è il nuovo leader del Fine Gael, forza di maggioranza in Irlanda, subentrando così al premier Enda Kenny, dimissionario dopo 15 anni. Varadkar si è imposto sul collega Simon Coveney, di 44 anni.
“Il pregiudizio non ha più presa in Irlanda”, ha dichiarato Leo Varadkar dopo la sua proclamazione. “Sono onorato, una sfida enorme”, ha rivendicato.
“Quando mio padre – indiano, ndr – completò il suo viaggio di 5 mila miglia per costruire la sua nuova casa in Irlanda, dubito che abbia anche solo sognato di poter avere un giorno il proprio figlio leader di questo Paese”, ha aggiunto commosso. Poi ha spezzato una freccia per il suo rivale Coveney, invocando l’unità del partito.
 

Leo Varadkar

Dopo l’investitura da leader del partito di maggioranza, sembra scontata la nomina di Leo Varadkar a capo del governo. Già parlamentare del Fine Gael, dal 2011 a 2014, il nuovo volto dell’Irlanda è stato ministro dei Trasporti, del Turismo e dello Sport del Governo Kenny. Dal 2014 ha ricoperto il ruolo di Ministro della Salute. È stato il primo ministro apertamente gay. Nel 2015 ha sostenuto il sì al referendum del 22 maggio con cui gli irlandesi, modificando la costituzione, hanno definito che il matrimonio può essere contratto da due persone, senza distinzione di sesso.


 

Il neo leader dovrà assumere l’incarico da premier nelle prossime settimane, diventando così il più giovane nella storia della Repubblica (Eire).

Il nuovo leader rappresenta il cambiamento. In una nazione profondamente cattolica, l’immagine di Varadkar mostra come sia cambiata l’influenza cattolica, affievolita negli anni dalle inchieste sugli abusi sessuali commessi da preti pedofili. Ma secondo gli esperti, il ruolo dell’omosessualità è stata in sostanza ininfluente. Varadkar vanta di una visibilità ampia per via delle riforme sociali proposte da ministro.
 

Altre risorse interessanti

Enda Kenny ha annunciato oggi le dimissioni dalla guida del suo partito, il Fine Gael. Dopo 15 anni, passando due volte dalla leadership dell’opposizione a quella del governo, Kenny aveva già manifestato la volontà di voltare pagina.
Il cambio di direzione che, pone le premesse per un cambio della guardia anche al vertice del governo di Dublino, potrebbe avvenire il 2 giugno.
“Vorrei sottolineare l’immenso onore e privilegio che ho avuto di guidare il nostro partito per gli ultimi 15 anni, all’opposizione e al governo in due occasioni successive”, ha dichiarato Kenny.
 

Enda Kenny lascia la direzione del Fine Gael

Kenny ricopre il ruolo di primo ministro dal 2011 ed è leader del Fine Gael da 15 anni. Il favorito per la successione è il ministro per il Sociale Leo Varadkar, di 38 anni. In lizza c’è anche il ministro per la Casa Simon Coveney, di 44 anni.
Un governo in bilico che dovrà resistere fino a scadenza naturale: il 2018. Gli ultimi sondaggi danno in vantaggio il Fianna Fáil.
 

Altre risorse interessanti

La riunificazione dell’Irlanda nelle trattative sulla Brexit

L’Europa chiama l’Irlanda del Nord, così il tema della riunificazione dell’Irlanda tutta entra nelle trattative sulla Brexit. Con un governo ancora da fare a Stormont, l’Unione europea si prepara a discutere di un’adesione post-Brexit per una “Irlanda unita”. Lo riferisce il Guardian, al primo vertice dei 27 leader europei.
Stando alle prime indiscrezioni, il governo irlandese ha spinto perché venisse inserita tra le linee guida una clausola ad hoc. “Il Consiglio europeo riconosce che, in linea con il diritto internazionale, l’intero territorio sarebbe parte dell’Unione europea (in caso di unificazione)”.
Un ingresso automatico del Nord del paese nella UE sarebbe stato voluto dal premier irlandese Enda Kenny, che a ridosso della riunione ha chiesto l’inserimento della dicitura.
 

La riunificazione

Ma la strada non è affatto semplice. Il premier inglese Theresa May rimanda tutto al mittente: “Le richieste dei 27 sono soltanto posizioni negoziali”. Tra i tre temi chiave, oltre alle garanzie per 4,5 milioni di cittadini che vivono in Ue e in Gran Bretagna e le frontiere tra le due Irlande, ci sono i conti finanziari.
La possibile riunificazione tra Nord e Sud dovrebbe avvenire tramite referendum. Nel caso in cui la maggioranza degli aventi diritto al voto lo approvasse, si potrebbe procedere con l’annessione già prevista dall’accordo di pace del Venerdì santo. Il risultato, però, non sarebbe scontato. Un recente sondaggio rivelava che il 62% dei cittadini che vivono nel Nord del Paese voterebbe contro e solo il 22 a favore.
 

Altre risorse interessanti

La Brexit potrebbe portare cambiamenti significativi. Il “processo di scissione” con l’Europa apre il Regno Unito ad affrontare nuovi scenari interni: la Scozia minaccia di rivendicare una propria autonomia e Londra che potrebbe perdere anche l’Irlanda del Nord.
Il premier irlandese Enda Kenny ha avanzato una ipotesi di referendum per l’unità dell’Irlanda. Belfast e Dublino potrebbero riunirsi sotto un’unica bandiera, il sogno dei repubblicani del Sinn Féin.
Seppure in forma ipotetica, la proposta di un possibile referendum per l’unificazione dell’Irlanda potrebbe concretizzarsi.
 

La proposta

Il Primo ministro irlandese, che sta esercitando pressioni sulla Commissione europea per l’introduzione di tale clausola, ha citato l’esempio del muro tedesco per rimarcare come l’accordo di pace del Venerdì Santo “garantisca questa opportunità” a patto che la maggioranza della popolazione dell’Ulster sia d’accordo così come l’Europa. “Una situazione come quella emersa quando il muro di Berlino fu buttato giù e la Germania Est fu in grado di unirsi alla Germania Ovest”, ha sottolineato Kenny durante un discorso in cui era presente il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker.
 

Altre risorse interessanti

Un villaggio irlandese sostiene di avere i resti del cavallo di Napoleone

Giallo sui resti di uno dei cavalli più importanti di Napoleone custoditi in un museo a Londra. Il suo nome è Marengo, si sospetta essere quello immortalato nella foto di copertina, il cui scheletro è stato esposto al National Army Museum di Londra. Ora c’è un villaggio irlandese – di 1800 persone – a rivendicarne la paternità: “Abbiamo noi i resti”.
Marengo (circa 1793–1831) era il famoso cavallo da guerra di Napoleone Bonaparte. Prese il nome dalla battaglia di Marengo, attraverso la quale condusse incolume il proprio cavaliere.
La storia, o meglio la polemica, la spiega il Daily Telegraph. Secondo le autorità di Buttevant, un villaggio della contea di Cork, Marengo prima di calcare i campi di battaglia da Austerlitz fino a Waterloo era stato allevato in Irlanda e venduto nella locale fiera di Cahirmee.
 

Resti di Marengo, il cavallo di Napoleone

Una tesi in aperto contrasto con la versione ufficiale della storia che recita: “Marengo fu portato in Francia dall’Egitto nel 1799, quando aveva 6 anni. Il grigio arabo fu probabilmente allevato presso la scuderia El Naseri. Nonostante fosse di piccola taglia (solo 1,43 metri) si dimostrò un animale affidabile, costante e coraggioso”. Dopo un tira e molla, sembra che il museo sia disposto a valutare la rivendicazione degli irlandesi. Saranno in grado di convincerli?
 

Altre risorse interessanti

Kaylee Rodgers

Sta facendo il giro del mondo il video registrato alla Killard House School Choir che mostra il talento di Kaylee Rodgers, una bambina autistica di 10 anni, mentre canta la celebre ‘Hallelujah’ di Leonard Cohen.

Un omaggio al poeta canadese scomparso lo scorso novembre. Ci troviamo in Irlanda del Nord, nel salone della scuola, dove un’intera classe si esibisce in occasione del Natale.

Kaylee viene da Donaghadee, nella Contea di Down, è autistica e ha un deficit di attenzione e iperattività (ADHD). Il canto la aiuta a trovare fiducia in se stessa.
 

L’Hallelujah di Coen

La National Autistic Society spiega che l’autismo da cui è affetta Kaylee le rende difficile qualunque tipo di interazione sociale, di comunicazione o anche solo di immaginazione. Il deficit di attenzione invece le provoca “comportamenti dirompenti, non appropriati all’età”. I bambini come lei non riescono a focalizzarsi su compiti specifici, mentre l’iperattività e l’impulsività provocano loro “sbalzi di umore e impaccio sociale”.

 

Altre risorse interessanti

Facebook ha ottenuto il via libera per consentire a milioni di utenti europei di trasferire denaro tramite Messenger. Il servizio già attivo negli Stati Uniti d’America, a breve sarà disponibile anche in Europa. La società di Mark Zuckerberg ha ottenuto il via libera dalla Banca Centrale irlandese. In questo modo, la società americana potrà agire da intermediario creditizio, gestire i pagamenti tramite un’azienda sussidiaria, trasferire fondi nei paesi europei e soprattutto emettere moneta elettronica. È chiaro che c’è bisogno di regolamentazione a rilasciare crediti digitali che possono essere convertiti in denaro contante da parte dei destinatari.

In America, l‘azienda ha già l’autorizzazione per alcune forme di trasferimento di denaro, che permettono pagamenti in applicazioni, tra cui la Saga Candy Crush e giochi Farmville, da cui Facebook trattiene circa il 30%. Nel 2013, solo per i giochi, il colosso dei social ha traghettato $ 2.1bn (£ 1,3 miliardi). 

Questa mossa, come spiega il Financial Times, mette in evidenza il trasferimento di denaro globale. “Un mercato molto grande”, ha dichiarato Taavet Hinrikus, co-fondatore di TransferWise – uno dei tre servizi di pagamento in partnership con Facebook.

 

Altre risorse interessanti