Wooden Legs presenta "Animali"
"In the end", The Cranberries

Stavano lavorando al nuovo album quando Dolores O’Riordan morì. Così a distanza di un anno dalla tragedia, i The Cranberries pubblicano il nuovo disco, tributo alla cantante defunta: “In the end“. “Mi manca terribilmente come a tutta la famiglia. Detto questo, non posso pensare ad un modo più appropriato per commemorare il primo anniversario della sua scomparsa e celebrare la sua vita con l’annuncio al mondo dell’uscita del suo album finale con la band. Era molto entusiasta di questo nuovo lavoro e non vedeva l’ora che uscisse. Non ho dubbi che ora sia felice e che sarebbe lieta di tutto ciò”, ha commentato la madre di Dolores, Eileen O’Riordan.

A completare l’opera postuma “In the end” sono stati Noel Hogan, Mike Hogan e Fergal Lawler che, ancora una volta, hanno scelto la produzione di Stephen Street. Il produttore aveva già affiancato la band in quattro dei loro album precedenti, tra cui ‘Everybody Else Is Doing It So Why Can’t We?’ e ‘No Need Need To Argue’.

In concomitanza dell’uscita dell’album ‘In the end’, di 11 tracce, la band ha condiviso il primo singolo ‘All Over Now‘: un brano che presenta melodie rock, alternative e pop, che riconducono l’ascoltatore al suono inconfondibile dei Cranberries.

 

‘All Over Now’, il primo estratto di “In the end”

Proprio un anno fa, O’Riordan, 46 anni, ha perso la vita annegando in una vasca da bagno in un hotel di Londra. La leader della band irlandese era impegnata nel Regno Unito a registrare i brani del disco, appunto “In the end”. Si tratta dell’ottavo album del gruppo in trent’anni di attività. Partiti dalla città di Limerick, in Irlanda, The Cranberries hanno accolto O’Riordan nel 1990. Un anno dopo la fondazione. Nel decennio degli anni Novanta, il gruppo ha avuto un meritato exploit. Noel Hogan, Mike Hogan e Fergal Lawler sono emersi dalla scena pre-brit-pop dei primi anni ’90, con il loro tratto distintivo di chitarre indie e il caratteristico stile vocale di Dolores – descritto da Melody Maker come “la voce di un santo intrappolato in un’arpa di vetro”. L’arrivo al grande pubblico è segnato dalle canzoni ‘Linger’, ‘Zombie’, brano che ripercorre il conflitto in Irlanda del Nord, e ‘Dreams’. La band ha venduto oltre 40 milioni di album in tutto il mondo.

La genesi di ‘In The End’ è iniziata a maggio 2017 mentre la band era in tour. Nell’inverno del 2017 Noel e Dolores avevano scritto e provinato le undici canzoni che sarebbero poi apparse nell’album. “Dolores era così eccitata dalla prospettiva di fare questo disco e di tornare in tour per suonare le canzoni dal vivo”, ricorda Noel.

È stato un po’ triste, ma con il beneplacito della famiglia O’Riordan, il gruppo ha voluto completare il disco: “La preoccupazione era di rischiare di distruggere l’eredità della band realizzando un album che non fosse all’altezza degli standard. Una volta passati in rassegna tutti i demo su cui Dolores e io avevamo lavorato, abbiamo deciso che avevamo delle buone canzoni e sapevamo che farlo uscire sarebbe stata la cosa giusta e il modo migliore per onorare Dolores”. L’album è un addio dalla band ai loro fan, un tributo alla loro compagna e amica e, soprattutto, una raccolta di canzoni che possono collocarsi perfettamente nella discografia dei Cranberries.

 

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Il tour Experience+Innocence

Dato che non bastavano due date (11 e 12 ottobre, già sold out), ne era stata aggiunta una terza (15 ottobre), ora per celebrare al massimo i Concerti a Milano degli U2, la band ha concordato a sorpresa una quarta serata. L’appuntamento è per il 16 ottobre, sempre al Mediolanum Forum di Assago.
Durante i Concerti a Milano degli U2 andrà in scena sul palco l’Experience + Innocence Tour. I biglietti, per quest’ultima serata milanese, ultimo giorno della tournée italiana, saranno disponibili su Ticketmaster, Ticketone e nei punti vendita mentre saranno disponibili in anteprima per il fan club ufficiale su U2.com dalle 10 di mercoledì 14 febbraio (fino alle 17 di giovedì 15) e per gli iscritti a MyLiveNation su www.livenation.it dalle ore 9 di giovedì 15 febbraio (fino alle ore 17 dello stesso giorno).
I fan che hanno pre-ordinato l’album “Songs of experience“, prima del 30 novembre 2017, su Amazon avranno l’opportunità di partecipare alla pre-sale a partire dalle ore 10 di giovedì 15 febbraio (fino alle ore 17). La vendita generale è prevista dalle ore 10 di venerdì 16 febbraio.

 

Concerti a Milano degli U2. Le tappe: 11, 12, 15 e 16 ottobre 2018

Come un treno in corsa, la band di Dublino sembra non conoscere soste. Reduci dal tour negli stadi per il trentennale di ‘The Joshua Tree’ e dell’Innocence + Experience tour del 2015, gli U2 riprendono con ‘Songs of Experience’ (2017).
Le tappe italiane arrivano dopo Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Danimarca e Olanda. Dopo i concerti di Milano degli U2, il viaggio di Experience + Innocence proseguirà in Inghilterra sull’Arena O2 di Londra il 2 ottobre.
Bono, The Edge, Larry Mullen e Adam Clayton dunque saranno al Mediolanum Forum di Assago di Milano nelle seguenti date: 11, 12, 15 e 16 ottobre.
 

Come raggiungere il Mediolanum Forum di Assago di Milano

Il Mediolanum Forum, a soli 3 km da Milano, è facilmente raggiungibile in auto e si trova all’incrocio tra il tratto iniziale dell’A7 Milano-Genova e la Tangenziale Ovest di Milano, uscita Assago-Milanofiori. L’impianto è servito da una fermata dedicata dalla Linea 2 (verde) della Metropolitana, Assago – Milanofiori Forum, a sole 7 fermate da Cadorna.

Mediolanum Forum
v. G. Di Vittorio, 6
20090 Assago (MI)

Biglietti per gli U2 a Roma in prevendita su TicketOne

Sul sito TicketOne è possibile acquistare in prevendita biglietti per la seconda tappa a Roma del concerto degli U2. L’appuntamento è per il 16 luglio 2017. La caccia al ticket per il The Joshua Tour 2017 degli U2, dopo il sold out dei giorni scorsi, è di nuovo aperta.
La maggior parte dei biglietti, quelli meno costosi, sono già stati venduti. Ne restano pochi a 119 euro, seguono posti liberi nel primo settore Tribuna Monte Mario e settore Tribuna Tevere a 207 euro.
Nei giorni scorsi, i fan degli U2 hanno prenotato un milione di biglietti in 24 ore per assistere al “The Joshua Tree tour 2017”. Una vendita massiccia che ha suggerito al management l’apertura di nuove date alla tournée. E così l’appuntamento all’Olimpico di Roma è stato raddoppiato, con replica il giorno dopo del concerto già previsto per il 15 luglio.
 

Le polemiche dei giorni scorsi dopo il sold out in 24 ore

Stando ai calcoli di Live Nation, il “The Joshua Tree tour 2017”, il cui calendario comprende, al momento, 31 spettacoli potrebbe raggiungere gli oltre 100 milioni di dollari. Le stime parlano di 3,3 milioni di dollari a data. Con questo nuovo tour, che partirà a metà maggio dal Nord America con esibizioni in alcune città degli Stati Uniti e del Canada, la band irlandese celebrerà i trent’anni dalla pubblicazione di “The Joshua Tree”, uno dei suoi album più importanti.

Naomi Berrill è una violoncellista e cantante irlandese che ha scelto di vivere a Firenze, dove risiede, e dove presenterà l’anteprima del cd «From The Ground».

L’appuntamento con Naomi è per venerdì 28 novembre 2014 in Sala Vanni a Piazza del Carmine, 14 alle ore 21.15.

Dopo una formazione classica, con studi anche alla Scuola di Musica di Fiesole, Berrill ha intrapreso un percorso solista per voce e violoncello che abbraccia vari generi tra cui il folk, il jazz ed il barocco. La sintesi di queste esperienze anima i brani del suo primo cd “From The Ground”, che sarà presentato in anteprima in Sala Vanni a Firenze, un autentico viaggio nella musica, da Henry Purcell a Nick Drake, da Debussy agli standard del jazz.

Naomi descrive così il suo progetto “La fonte di ispirazione, che ha portato a From the Ground è il senso di profondo rispetto che nutro per la terra e per l’ambiente, un sentimento che attraversa tutta la mia musica. La scelta dei brani e degli arrangiamenti è stata influenzata dal pensiero che la musica provenga dalle viscere della terra e che vada “raccolta” con rispetto ed amore per poterla fare ascoltare al pubblico”.

Al suo attivo Naomi vanta collaborazioni con Giovanni Sollima, il coreografo Virgilio Sieni (direttore della Biennale Danza di Venezia), New York City Ballet, il Dj Matteo Ceccarini, Stefano Benni, La Crus ed altri musicisti, attori e coreografi italiani ed internazionali.

Biografia

Naomi è nata a Galway in Irlanda nel 1981 e i suoi genitori, insegnanti di musica, hanno avuto un ruolo fondamentale nel suo percorso formativo. La madre Mairead è un punto di riferimento per l’insegnamento della musica nelle scuole irlandesi. Nel 1997 vince una borsa di studio per studiare violoncello alla Royal Irish Academy of Music di Dublino. Nel 2000 si trasferisce a Glasgow dove studia per l’ Accademia RSAMD e ottiene il diploma di musica, studiando il Maestro Robert Irvine. Durante il suo percorso formativo, Naomi ha studiato musica elettroacustica, jazz e folk, affiancando oltre allo studio del violoncello anche quello di pianoforte, canto, chitarra, violino e trombone. Nel 2005 debutta come violoncellista con tre perfomance delle Variazioni Rococo con La Royal Scottish Academy Orchestra. Dopo il Diploma Naomi si e’ trasferita in Italia dove ha iniziato gli studi con Enrico Bronzi (Trio di Parma) e Francesco Dillon (Quartetto Prometeo e Ensemble Alterego) presso la Scuola di Musica di Fiesole. In quel periodo incrocia il suo percorso artistico con Musicamorfosi che segna l’inizio di una cambio di traiettoria verso nuovi generi musicali.

Nel 2011 si specializzata in Musica da Camera alla Musik-Akademie di Basilea. Attualmente lavora su vari progetti tra la musica classica, il jazz, il barocco, il folk ma anche con compagnie teatrali e di danza contemporanea per cui ha musicato alcuni spettacoli. Nel 2010 Naomi ha fondato ed e’ attuale direttrice artistica di ‘High Notes’ un festival musicale che si svolge a luglio di ogni anno sulle Alpi Apuane.
Tra le realizzazioni più recenti della Berrill si ricorda il progetto Home Made Music realizzato nel 2011, in cui Naomi Berrill, ha girato 25 clip ambientati in altrettante case che l’hanno ospitata, interpretando un repertorio quanto mai ampio. Spaziando tra i diversi generi musicali, l’artista irlandese ha definito i contorni di quello che sarebbe stato il suo primo album in studio.

Naomi Berrill Maupai «From the Ground»

È stato pubblicato, in anteprima mondiale, il video ufficiale di Ordinary love, il nuovo album brano inedito degli U2 inserito come colonna sonora in “Long walk to freedom”, il film dedicato alla vita di Nelson Mandela.
Il brano sarà disponibile su vinile già da fine mese insieme ad un altro brano intitolato Breath. Così questa musica è destinata a segnare la vita di Mandela e di sua moglie Winnie, rispettivamente interpretati nella pellicola da Idris Elba e Naomie Harris.
E mentre i fan sono già in fermento, la data di uscita del film è prevista per il 29 novembre. er ricevere maggiori informazioni sugli U2, visitate la nostra sezione dedicata alla band di Dublino.
 

 

Ordinary love, testo

The sea wants to kiss the golden shore
The sunlight warms your skin
All the beauty that’s been lost before
Wants to find us again
I can’t fight you anymore
It’s you I’m fighting for
The sea throws rock together
But time leaves us polished stones
We can’t fall any further
If we can’t feel ordinary love
We cannot reach any higher
If we can’t deal with ordinary love
Birds fly high in the summer sky
And rest on the breeze
The same wind will take care of you and
I will build our house in the trees
Your heart is on my sleeve
Did you put there with a magic marker
For years I would believe
That the world couldn’t wash it away
‘Cause we can’t fall any further
If we can’t feel ordinary love
We cannot reach any higher
If we can’t deal with ordinary love
Are we tough enough
For ordinary love
We can’t fall any further
If we can’t feel ordinary love
We cannot reach any higher
If we can’t deal with ordinary love
We can’t fall any further
If we can’t feel ordinary love
We cannot reach any higher
If we can’t deal with ordinary love

Agit8

Si chiama Agit8 ed è un nuovo progetto di canzoni di protesta rivolte ai leader del mondo che parteciperanno al prossimo G8 a Fermanagh in Irlanda del Nord.
Africa e aiuti internazionali i temi della lotta del gruppo One Campaign, creato dal leader degli U2, Bono Vox.
All’iniziativa hanno aderito Sting con Driven to tears, Bob Dylan con Masters of war reinterpretata da Ed Sheeran, ma l’elenco è davvero lungo, Amadou e Mariam, Bruce Springsteen, Elvis Costello, Green Day, The Cranberries, Tom Waits e molti altri.
 

Agit8, la protesta attraverso la musica

Vi lasciamo con un piccolo assaggino!

 

ONE presents Elvis Costello and Mumford & Sons – The Ghost of Tom Joad

ONE presents Ed Sheeran – Masters of War

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Sono quattro musicisti e arrivano da Dublino, sono un quartetto di Jazz che dall’Irlanda, dopo un mini tour italiano (luglio 2012), hanno prodotto il loro debut album, Note to Self registrato nel Ventry Recording Studios con l’ingegnere David McCune. La band sta raccogliendo ampi consensi e Julien Colarossi e la sua band hanno un forte interesse nell’identificare la natura spirituale della musica e nel raggiungere e coinvolgere quante più persone possibili, con differenti gusti musicali, dai giovani agli anziani.
Fondata nel 2008 nel college musicale Newpark Music Centre, dai laureati Julien Colarossi, Barry Donohue e Tom my Gray, la band ha esplorato molte sonorità e percorsi musicali e con la recente aggiunta del sassofonista Chris Engel, il gruppo ha trovato la sua vera identità. Dotati di energia, arrangiamenti intricati e improvvisazione collettiva il quartetto, riesce a trascinare il pubblico e renderlo partecipe nell’esecuzione.
Nel luglio 2012, il Julien Colarossi & Co si è esibito sul palco principale di uno dei più prestigiosi festival jazz in Italia, Atina Jazz 2012. Nel mese di agosto 2011, la band ha pubblicato il suo primo LP ‘Journey to Zero’: una registrazione live di un concerto tenutosi nel maggio 2011 presso il National Concert Hall di Dublino. Il quartetto si esibisce regolarmente.

Julien Colarossi, Quartet Atina Jazz 2012

La varietà è una delle caratteristiche principali del disco. Al forte approccio lirico e melodico di brani come “Ricordandoti”, “Effimera”, “Journey to Zero” e “Il Postino”, si contrappone il più energico e avvolgente approccio di “Uncle Francle”, “Ruhi e Calle”, “David&Goliath” e “Dichotomy”; l’ambiguità e l’oscurità di brani come “Sincerity” e “Gold” mostrano l’ampia gamma di influenze da cui la band attinge.
7 dei brani dell’album, sono scritti ed arrangiati dal chitarrista Italiano Julien Colarossi. “Gold” è una composizione dal batterista irlandese Tommy Gray e “David&Goliath” è una composizione dal sassofonista sudafricano Chris Engel. La traccia numero 6, “Il Postino“, è un arrangiamento realizzato da Julien ispirato alle musiche dell’omonimo film la cui colonna sonora è stata scritta dal compositore argentino, Luis Bacalov.
Per l’estate del 2013 il JCQ sta organizzando un tour nazionale irlandese, nella speranza di raggiungere il maggior numero possibile di persone nella speranza di arrivare al grande pubblico. In bocca a lupo!

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E’ in uscita il disco jazz di Fabrizio Sotti dove compare anche il brano Someone else’s tears, canzone nata dalla collaborazione tra Zucchero e Bono Vox.
L’album che si intitola Right now, uscirà a maggio e sarà presentato al Blue Note di New York insieme ad altri artisti di fama internazionale come Shaggy e Ice-T.
Ascolta Someone else’s tears.

Testo di Someone else’s tears

You feel familiar
But I’m not sure I know your name
I don’t know why I’m telling you this story today
A whisper on the breeze
I heard a rustle in the trees
I need to know and maybe you’ll explain
Why I can’t stop crying
And nothing is as it appears
I can’t stop crying
But I’m crying someone else’s tears
Someone else’s tears
The grapes are gathered
The wine is pressed
And despite the rain it’s been a good year
To walk these fields again
In the chapel of our youth we bowed down to beauty and truth
I see no reason but maybe you’ll explain
Why I can’t stop crying
But I’m crying someone else’s tears
Someone else’s tears
The red house that we built…
It’s still standing… proud
The glasses that we filled…
Let’s raise them now
It might be raining
But the sun is gonna burst through the clouds
The storm it can be stilled…
Let’s go out…
But I can’t stop crying
As I’m crashing through the gears
I can’t stop crying
But I’m crying someone else’s tears
Someone else’s tears
I can’t stop lying
Have I been lying all these years?
I can’t stop trying
To chase away her fears
I can’t stop crying, crying,
Someone else’s tears

Nuovo album degli U2

Oramai è ufficiale, il nuovo album degli U2 dovrebbe arrivare entro la fine 2013, questa volta la conferma arriva dal bassista Adam Clayton.

Bono, che aveva già tempo annunciato l’uscita del disco aveva più volte ribadito che gli U2 Official erano in perfetta forma e non era interessato alla data d’uscita, anche se ci sarebbero voluti 10 anni.

Ma dopo l’uscita di No Line On The Horizon del 2009, la band di Dublino tornerà sul mercato con 10 reasons to exist. Clayton ha dichiarato “Vorrei che il disco uscisse entro la fine dell’anno, in autunno. Abbiamo così tanti brani che potremmo fare anche altri tre o quattro dischi”.

 

Il nuovo album degli U2

Anche se non si conosce la data precisa, l’uscita di questo disco è prevista nel 2013. Le dichiarazioni di Bono Vox erano state: “Potremmo avere sei canzoni” e non le dieci ‘ragioni di esistere’ (10 reasons to exist), ma di tempo ce n’è, come aveva già fatto capire il manager Paul McGuinness.

 

U2 – No Line On The Horizon Live in Dublin

No Line On The Horizon è stato il dodicesimo disco realizzato dagli U2 uscito il 27 febbraio 2009 in Europa, il 2 marzo in Gran Bretagna e il 3 marzo negli Stati Uniti. Un lavoro arrivato dopo cinque anni da How to Dismantle an Atomic Bomb. A differenza dei precedenti lavori, molti testi di No Line On The Horizon sono scritti in terza persona da Bono, il quale veste i panni di personaggi che hanno smarrito la propria identità, e che ormai non hanno il tempo di lottare per i valori nei quali si identificano.
In Moment of Surrender si parla del dramma dei tossicodipendenti: individui anonimi e fuori dal mondo. È un brano struggente, ricco di immagini che ci comunicano l’impotenza di queste persone di fronte alla loro dipendenza, e interpretato magistralmente dalla voce graffiante di Vox.

 

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