Capelli rossi a rischio estinzione

Cosa c’entra il cambiamento climatico con i capelli rossi a rischio estinzione? Lo rivela una ricerca condotta da ScotlandsDNA, una società che studia il DNA, che mette in guardia sull’uso incontrollato di emissioni di gas serra provenienti da attività umane.
La teoria è che i capelli rossi (e gli occhi azzurri) si sono evoluti in paesi dove generalmente c’è brutto tempo nuvoloso e il corpo ha massimizzato la quantità di vitamina D.
I ricercatori spiegano in questo modo le loro teorie. La diffusione di questi geni pare sia dovuta ai cieli nuvolosi e dunque alla mancanza di luce solare.
 

Capelli rossi a rischio?

Pensando al clima in Irlanda, questa affermazione sembra essere abbastanza verosimile. Secondo lo studio, i geni che riconducono ai red hair si sarebbero scatenati da una alimentazione mirata a sopperire alla carenza di vitamina D. Con il problema dell’inquinamento atmosferico questa caratteristica potrebbe venire meno dato che le temperature globali stanno mutando. Gli scienziati internazionali hanno già annunciato l’incremento delle temperature di due gradi centigradi entro fine secolo.
“Pensiamo che i capelli rossi in Scozia, Irlanda e nell’Inghilterra del nord siano il risultato di un adattamento al clima”, ha detto Alistair Moffat, amministratore delegato di ScotlandsDNA. “Penso che la ragione dell’esistenza della pelle chiara e dei capelli rossi – ha continuato il dirigente – è che non prendiamo abbastanza sole e dobbiamo assumere più vitamina D possibile. Se il clima sta cambiando allora questo influenzerà il gene”.
La Scozia vanta una popolazione dai capelli rossi pari al 13 per cento e la maggior parte di loro è concentrata nell’area di Edimburgo: cifre notevoli rispetto a una frequenza mondiale che si attesta tra l’1 e il 2%. Secondo delle stime, nel Regno Unito e in Irlanda il numero dei “rossi” è di circa 20 milioni.
 

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Facebook ha ottenuto il via libera per consentire a milioni di utenti europei di trasferire denaro tramite Messenger. Il servizio già attivo negli Stati Uniti d’America, a breve sarà disponibile anche in Europa. La società di Mark Zuckerberg ha ottenuto il via libera dalla Banca Centrale irlandese. In questo modo, la società americana potrà agire da intermediario creditizio, gestire i pagamenti tramite un’azienda sussidiaria, trasferire fondi nei paesi europei e soprattutto emettere moneta elettronica. È chiaro che c’è bisogno di regolamentazione a rilasciare crediti digitali che possono essere convertiti in denaro contante da parte dei destinatari.

In America, l‘azienda ha già l’autorizzazione per alcune forme di trasferimento di denaro, che permettono pagamenti in applicazioni, tra cui la Saga Candy Crush e giochi Farmville, da cui Facebook trattiene circa il 30%. Nel 2013, solo per i giochi, il colosso dei social ha traghettato $ 2.1bn (£ 1,3 miliardi). 

Questa mossa, come spiega il Financial Times, mette in evidenza il trasferimento di denaro globale. “Un mercato molto grande”, ha dichiarato Taavet Hinrikus, co-fondatore di TransferWise – uno dei tre servizi di pagamento in partnership con Facebook.

 

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Si dice che per ognuno di noi, nel mondo, ci siano almeno 7 persone identiche. Se questo è vero è possibile incontrarle sul sito Twin Strangers.
Harry English, Terence Manzanga e Niamh Geaney tre ragazzi di origine irlandese hanno lanciato “Twin Strangers”, un sito internet che permette di cercare un gemello non di sangue.
L’obiettivo del portale è semplice: individuare il proprio sosia entro 28 giorni.
 

Twin Strangers

Per velocizzare la ricerca c’è bisogno del coinvolgimento di tante persone e soprattutto dei social network. La risposta del popolo della rete è stata immediata tanto che Niham ha trovato incredibilmente la sua sosia (foto in copertina).

 

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Grafene

I fiocchi di grafite diventano grafene, questo si sapeva.
Bisognava invece capire come ottenere una produzione di massa. Ci sono riusciti alcuni scienziati del Trinity College di Dublino utilizzando strumenti già in commercio.
Come spiega Jonathan Coleman (centro AMBER) l’uso di miscelatori da cucina, rotazione e taglio, separano gli strati del grafene senza modificarne la struttura.

 

Produrre grafene facilmente

L’esperimento è molto semplice: in mezzo litro d’acqua sono stati messi 10-25 millilitri di detergente e 20-25 grammi di polvere di grafite. Poi con un frullatore hanno miscelato il tutto ottenendo fiocchi microscopici sospesi nell’acqua. Una rivoluzione visto che il grafene, costituito da uno strato di carbonio dello spessore di un solo atomo, sarà destinato a diventare il materiale del futuro.
 

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Upsee

L’invenzione è di una madre che voleva dare a suo figlio, costretto su di una sedia a rotelle, la possibilità di camminare.
Una società nordirlandese è riuscita a trasformare l’idea di Debby Elnatan, offrendo una grande chance a tutti i bambini disabili affetti da paralisi. Elnatan, musicoterapeuta, negli anni ha cercato disperatamente di aiutare suo figlio Rotem, affetto da una paralisi cerebrale.
L’Upsee permette a neonati e bambini piccoli di alzarsi in piedi grazie al supporto di un adulto. Il tutto tramite un cablaggio per il bambino, che si aggancia alla cintura indossata da un adulto e sandali appositamente ingegnerizzati che permettono al genitore e al bambino di ‘lavorare’ contemporaneamente, lasciando le mani libere per il gioco e altre attività.

 

Upsee

Si chiama “Upsee” e lo produce un’azienda nordirlandese, la Leckey. Dopo i primi successi nel Regno Unito, Stati Uniti e Canada, il Firefly Upsee è stato ora lanciato a livello mondiale.

 

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  • Per maggiori informazioni visitare il sito www.fireflyfriends.com
  • Philomena Lee
  • Belfast Castle
  • Rugby

Neknomination è solo un gioco, pericoloso, molto pericoloso che ha preso piede in queste ultime settimane in Irlanda. Un gioco apparentemente divertente in cui la vittima si gira il video e lo pubblica sui social mostrando di cosa è capace. La neknomination si è rivelata una pratica mortale che sta mietendo vittime nell’Isola che già piange due decessi, un DJ diciannovenne di Dublino e un suo coetaneo di Leighlinbridge. Esibizionismo alcolico, condiviso con l’hashtag #neknominate, un gioco semplice e pericoloso sempre più virale tra i giovani in Irlanda che sta allertando le autorità locali.

Cosa vuol dire Neknomination?

Lo scopo del gioco conosciuto con il nome di neknomination è quello di buttare giù una pinta (più di mezzo litro) di birra e poi nominare un altro e invitarlo a fare lo stesso. Ogni “concorrente” dispone di una finestra di 24 ore per portare a termine la “missione” e naturalmente una volta nominato, nessuno si deve permettere di spezzare la catena. Se qualcuno si rifiuta di partecipare, deve essere pronto a gestire la derisione della rete, oltre agli insulti da parte degli amici.

Da un primo studio del fenomeno è emerso che le vittime di questo nuovo cyber bullismo, sono soprattutto gli emigranti irlandesi, che chiamano in causa i loro amici in patria. La tendenza purtroppo è quella di esagerare e quindi spopolano in rete bevute in skateboard, o chi butta giù cocktail orribili e addirittura qualcuno è stato capace di riprendersi mentre strappava a morsi la testa di una gallina. Follia mascherata?
Il neknomination è una moda nata in Australia a quanto pare che poi si è diffusa nel Regno Unito e in Irlanda. Il gioco è davvero pericoloso, in tanti stanno chiedendo a Facebook di bloccare la propagazione di questi filmati sulla piattaforma più famosa al mondo, ma la multinazionale dal canto suo non sembra proprio essere intenzionata a farlo, almeno per il momento. Cosa ne pensate?

Esemplari di Cepaea nemoralis, uno dei molluschi terrestri più comuni che si trovano in Europa, sarebbero stati trasportati da esseri umani del Mesolitico dalla Francia all’Irlanda.
I tratti genetici infatti dei Cepaea nemoralis, sono infatti identici in Irlanda come nei Pirenei e la loro presenza fa capire quali sono state, le rotte di migrazione umana attraverso l’Atlantico. Questa scoperta condotta dall’università Angus Davison di Nottingham è stata pubblicata sulla rivista Plos One.
In particolar modo, la ricerca ha evidenziato come parte della morfologia della conchiglia e i geni mitocondriali dei Cepaea nemoralis, raramente rilevati in altre aree dell’Europa siano simili nei due Paesi.

Le lumache migrarono

La scoperta deriva da una ricerca condotta da Angus Davison dell’Università di Nottingham e pubblicata sulla rivista Plos One. Pur vivendo a chilometri e chilometri di lontananza, queste varietà di lumaca in Irlanda e nel sud della Francia condividono in parte la morfologia della conchiglia e i geni mitocondriali raramente rilevati in altre aree dell’Europa. “Se le lumache non fossero state trasportate ma avessero colonizzato naturalmente l’Irlanda avremmo dovuto trovare numerosi esemplari dello stesso tipo genetico in altre zone europee – ha spiegato Davidson – specialmente in Gran Bretagna, ma così non è. Esistono testimonianze del Mesolitico o dell’età della Pietra che dimostrano che l’uomo mangiava lumache. Considerando che le autostrade del passato erano i fiumi e gli oceani, riteniamo che le lumache siano state trasportate dall’uomo dalla Francia meridionale all’Irlanda circa ottomila anni fa”.

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Zucano, start up nel settore travel

Con oltre 2.000 fans su Facebook e 6.000 utenti già  registrati, Zucano annuncia dal suo headquarter di Milano il lancio della piattaforma online previsto il prossimo 14 Febbraio.

La piattaforma permetterà agli utenti di incontrarsi e di socializzare su qualsiasi mezzo di trasporto in qualsiasi parte del mondo e promette di cambiare per sempre il modo in cui viaggiamo.

Il 14 Febbraio non è una data casuale. L’idea di Zucano non è un’ idea nata da una ricerca di settore, da un desiderio di business, ma da una storia di sguardi, ripetuti per 83 mattine invernali in 12 minuti di tram alle 8.35, a Milano. E’ una storia nata dalle attese, dalla speranza di riuscire a conoscersi, per 83 lunghi giorni. E’ una storia fatta di 996 minuti di silenzio e di piccole emozioni. E’ una storia che ha spinto l’ideatore di Zucano, nonche’ socio fondatore, a prendere coraggio una mattina di marzo e rivolgere parola alla ragazza che abitualmente prendeva lo stesso tram alla stessa ora, dopo quasi tre mesi.

 

Zucano

Una storia d’amore nata sul tram. Succede. Anche alle persone normali possono capitare cose incredibili. Se nel gennaio del 2010 non ci fossero state quelle determinate persone, alla stessa ora, sullo stesso tram, per 83 mattine e non si fossero guardate, osservate, innamorate, Zucano non esisterebbe. Ci piace ricordare da come e’ nata l’idea. Il giorno di San Valentino. Zucano, tramite i propri servizi, rivoluziona il concetto di viaggio aggiungendo una componente sociale. Zucano consente infatti all’utente (pendolare/viaggiatore) di scegliere i propri compagni di viaggio e di condividere i dettagli dei propri viaggi con altri utenti. Molte persone trascorrono ore in viaggio per motivi di lavoro o di piacere.
Zucano consente all’utente di usare questi tempi per socializzare, incontrando amici e conoscendo nuove persone sulla tratta percorsa sia in treno che su altri mezzi di trasporto.

 

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Intel

Intel vuole espandersi in Europa, puntando sulla fabbrica già attiva in Irlanda, nella contea di Kildare con un investimento da 4 miliardi di dollari. Il colosso americano, che in prima battuta aveva ricevuto il no, dall’autorità nazionale per la pianificazione, nonostante il via libera del Kildare County Council, con alcune condizioni imposte, potrà occupare un’area di 40 ettari nella città di Leixlip.

Secondo il quotidiano irlandese Independent, la Intel potrebbe lavorare su una nuova generazione di chip, tanto che Leixlip sarà una diretta concorrente delle altre sedi dislocate in Arizona e Israele.

In Irlanda, il sistema fiscale consente dei notevoli sgravi fiscali per le aziende che vogliono aprire il proprio quartier generale in Europa o espandersi nell’Isola. Secondo le stime dell’esecutivo, la Intel dovrebbe creare almeno 4.300 nuovi posti di lavoro, suddivisi in 800 posti da impiegare nel personale della fabbrica, che già da lavoro a 4.500 persone, mentre gli altri 3500 sarebbero lavori temporanei da sottoscrivere durante la fase di realizzazione.

La Intel avrà dieci anni di tempo, per realizzare la nuova struttura, ma attualmente l’azienda non ha rilasciato alcuna dichiarazione sull’inizio dei lavori. La nuova sfida della Intel, sarà tutta sul mondo radiomobile, data l’evidente crisi che ha colpito quello dei PC.

La crescita del settore mobile ha spinto Intel al nuovo investimento. Il colosso intende realizzare processori con modello produttivo a 14-nanometri, una scelta strategica per competere nel settore degli smartphone.

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Leixlip Map


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Kobo Arc? E’ la nuova frontiera del tablet messo in commercio in Italia da Mondadori, si tratta di un tablet Android da 7” della famiglia Kobo. Questa giovane società canadese, appunto Kobo, nata nel 2009, di proprietà della giapponese Rakuten, è riuscita a trovare il proprio spazio, grazie alla sua tecnologia di eReading.
Ma in una fase di forte globalizzazione, Kobo con il nuovo Kobo Arc, intende espandere il proprio mercato in Europa, puntando al mercato irlandese, creando un centro di sviluppo software a Dublino con l’assunzione di 30 nuovi dipendenti. Il team di lavoro, si concentrerà principalmente, sullo sviluppo della suite Kobo in tutto il mondo, sul software di lettura e su quello di self-publishing.
E già attiva infatti una partnership con UK’s Booksellers Association che si sta concentrando appunto sulla vendita di questi dispositivi nelle librerie indipendenti inglesi e irlandesi.

 

Kobo Arc

La differenza principale di Kobo, rispetto ad Amazon, si basa sul fatto che il sistema di gestione digitale dei diritti si appoggia sul Drm di Adobe e quindi quando questa piattaforma viene supportata, non ci sono problemi di fruizione dei titoli ebook acquistati online, indipendentemente dall’editore. Il servizio eReading dispone di oltre 2 milioni e mezzo di titoli tra ebook, periodici e quotidiani.
Il tablet presenta come sistema operativo, Android 4.0.4 Ice Cream Sandwich, con una Cpu Texas Instruments a 1,5 GHz, con 1 Gbyte di Ram. Il display da 7 pollici ha una risoluzione 1280×800 pixel (215 punti per pollice). La parte posteriore è leggermente gommata, per ottenere un’ottima presa. Non sono previsti slot di espansione per la memoria. Kobo Arc, supporta il WiFi, ma al momento non risultano a catalogo device con connettività 3G.
Tra i pulsanti troverete oltre il tasto di accensione, il controllo del volume e subito sopra il minijack per le cuffie. Kobo Arc è inoltre dotato di WebCam e del connettore microUSB è al centro sul profilo inferiore, da dove è possibile ricaricarlo.
 

Uffici Kobo

Headquarters:
135 Liberty Street, Suite 101
Toronto, Ontario
M6K 1A7
 

New York

412 Broadway Floor 2,
New York, NY, 10013, USA
 

Luxembourg

Kobo Europe S.A.
c/o Playtrade Sarl
4-6 avenue de la Gare
L-1610 Luxembourg
Europe
 

Kobo Ireland

Lis Cara Business Centre
51/52 Fitzwilliam Square West
Dublin 2, Ireland
 

Tablet Kobo Arc

 

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