Cosa c’entra il cambiamento climatico con i capelli rossi a rischio estinzione? Lo rivela una ricerca condotta da ScotlandsDNA, una società che studia il DNA, che mette in guardia sull’uso incontrollato di emissioni di gas serra provenienti da attività umane.
La teoria è che i capelli rossi (e gli occhi azzurri) si sono evoluti in paesi dove generalmente c’è brutto tempo nuvoloso e il corpo ha massimizzato la quantità di vitamina D.
I ricercatori spiegano in questo modo le loro teorie. La diffusione di questi geni pare sia dovuta ai cieli nuvolosi e dunque alla mancanza di luce solare.
Capelli rossi a rischio?
Pensando al clima in Irlanda, questa affermazione sembra essere abbastanza verosimile. Secondo lo studio, i geni che riconducono ai red hair si sarebbero scatenati da una alimentazione mirata a sopperire alla carenza di vitamina D. Con il problema dell’inquinamento atmosferico questa caratteristica potrebbe venire meno dato che le temperature globali stanno mutando. Gli scienziati internazionali hanno già annunciato l’incremento delle temperature di due gradi centigradi entro fine secolo.
“Pensiamo che i capelli rossi in Scozia, Irlanda e nell’Inghilterra del nord siano il risultato di un adattamento al clima”, ha detto Alistair Moffat, amministratore delegato di ScotlandsDNA. “Penso che la ragione dell’esistenza della pelle chiara e dei capelli rossi – ha continuato il dirigente – è che non prendiamo abbastanza sole e dobbiamo assumere più vitamina D possibile. Se il clima sta cambiando allora questo influenzerà il gene”.
La Scozia vanta una popolazione dai capelli rossi pari al 13 per cento e la maggior parte di loro è concentrata nell’area di Edimburgo: cifre notevoli rispetto a una frequenza mondiale che si attesta tra l’1 e il 2%. Secondo delle stime, nel Regno Unito e in Irlanda il numero dei “rossi” è di circa 20 milioni.
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