La premiazione dell'Irlanda

Dopo un torneo impeccabile, cinque match vinti su cinque, la nazionale irlandese riceve la coppa a Londra. Ecco il momento della premiazione dell’Irlanda che si aggiudica il Sei Nazioni 2018 nel giorno di San Patrizio.
Quale onore più grande vincere al St. Patrick’s Day contro l’Inghilterra a Twickenham: il merito è della squadra, dell’allenatore Joe Schmidt e delle mete di Ringrose, Stander e Stockdale. 
Nemmeno la neve frena la cosa degli irlandesi che sbancano a Londra conquistando anche il Grande Slam. A Dublino la festa è doppia, tripla, quadrupla quando l’arbitro fischia all’ottantesimo. Una esplosione di colori e festeggiamenti perché non c’è cosa migliore che espugnare lo stadio londinese. Una vittoria che si traduce col portare a casa anche la Triple Crown, avendo battuto le altre 3 squadre britanniche. Insomma,, i verdi fanno l’en plein.
 

La premiazione dell’Irlanda

La classifica finale vede i verdi a 26 punti (grazie agli ulteriori 3 di bonus per aver vinto 5 match su 5) e al secondo posto si piazza il Galles (15), grazie al successo per 14-13 sulla Francia a Cardiff nel match che ha chiuso il Torneo. Terzo posto alla Scozia (13), che precede Francia (11) e Inghilterra (10). Confronta tutti i risultati delle partite del Sei Nazioni.
 

Italia beffata, Irlanda vince a onora San Patrizio

Sabato 17 marzo, festa di San Patrizio: mentre il mondo sta celebrando il St. Patrick’s Day, il Sei Nazioni si avvia verso il tramonto. L’edizione 2018 va all’Irlanda, che avendo già incassato il torneo nella penultima giornata, si è battuta come un leone per conquistare l’ultimo premio in palio: il Grande Slam. Tutto va secondo copione, e a Londra gli inglesi vengono sconfitti in casa.
Riavvolgiamo il nastro e partiamo dalla nazionale italiana beffata dalla Scozia all’Olimpico di Roma, davanti a 60.450 spettatori. Gli azzurri, ultimi in classifica, hanno evitato il cucchiaio di legno guadagnando un punto di bonus.
Gli uomini di O’Shea ce l’hanno messa tutta, ma nonostante questo il rugby è uno sport che va giocato fino alle fine. Ed è proprio nell’ultima fase, quella più concitata, che gli scozzesi hanno avuto la meglio. Il risultato finale è amaro: 27-29.
 

Italia vs Scozia 27-29

Per l’Italia in campo: Minozzi; Benvenuti (19′ st Hayward), Bisegni, Castello (34′ st Canna), Bellini; Allan, Violi (27′ st Palazzani); Parisse (cap.), Polledri (27′ st Licata); Budd, Zanni (13′ st Steyn); Ferrari (19′ st Pasquali), Ghiraldini (37′ st Fabiani), Lovotti (19′ st Quaglio). L nazionale scozzese si è difesa con Hogg; Seymour, Jones (13′ st Horne), Grigg, Maitland; Russell (16′ st Price, 24′ st Russell), Laidlaw; Wilson (27′ st Denton), Watson, Barclay (C); J. Gray, Swinson (13′ st R. Gray); Nel (1′ st Fagerson), Brown (1′ st Bhatti), Reid (1′ st McInally).  Marcatori: nel pt 7′ Allan (cp); 10′ m Brown (3-5); 14′ m Allan tr Allan (10-5); 21′ m Minozzi tr Allan (17-5); 25′ m Barclay tr; nel st 5′ m Allan tr Allan (24-12); 21′ m Maitland tr Laidlaw (24-19); 31′ m Hogg tr Laidlaw (24-26); 36′ cp Allan (27-26); 39′ cp Laidlaw (27-29).

 

Inghilterra sconfitta

L’Irlanda vince il Sei Nazioni, prima in classifica, espugna Twickenham e porta a casa anche il Grande Slam. Per l’Inghilterra sono scesi in campo: 15 Anthony Watson; 14 Jonny May, 13 Jonathan Joseph, 12 Ben Te’o, 11 Elliot Daly; 10 Owen Farrell, 9 Richard Wigglesworth; 8 Sam Simmonds, 7 James Haskell, 6 Chris Robshaw; 5 George Kruis, 4 Maro Itoje; 3 Kyle Sinckler, 2 Dylan Hartley (c), 1 Mako Vunipola. L’Irlanda si è difesa con 15 Rob Kearney; 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale; 10 Johnny Sexton, 9 Conor Murray; 8 CJ Stander, 7 Dan Leavy, 6 Peter O’Mahony; 5 Iain Henderson, 4 James Ryan; 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best (c), 1 Cian Healy. Allenatore: Joe Schmidt.
La premiazione dell’Irlanda.

Galles vs Francia 14-13

Al Principality Stadium di Cardiff, il Galles padrone di casa sconfigge di un solo punto, 14-13, la Francia e ottiene il secondo posto. Un match che non ha entusiasmato gli spettatori, ma che comunque ha giovato ai dragoni rossi. Per il Galles sono scesi in campo: 15 Leigh Halfpenny; 14 George North, 13 Scott Williams, 12 Hadleigh Parkes, 11 Liam Williams; 10 Dan Biggar, 9 Gareth Davies; 8 Taulupe Faletau, 7 Josh Navidi, 6 Justin Tipuric; 5 Alun Wyn Jones (c), 4 Cory Hill; 3 Tomas Francis, 2 Ken Owens, 1 Rob Evans. Allenatore: Warren Gatland. A disposizione: 16 Elliot Dee, 17 Nicky Smith, 18 Samson Lee, 19 Bradley Davies, 20 Aaron Shingler, 21 Aled Davies, 22 Gareth Anscombe, 23 Steff Evans.
La Francia si è difesa con: 15 Benjamin Fall; 14 Gael Fickou, 13 Mathieu Bastareaud (c), 12 Geoffrey Doumayrou, 11 Remy Grosso; 10 Francois Trinh-Duc, 9 Maxime Machenaud; 8 Marco Tauleigne, 7 Yacouba Camara, 6 Wenceslas Lauret; 5 Sebastien Vahaamahina, 4 Paul Gabrillagues; 3 Cedate Gomes Sa, 2 Adrien Pelissie, 1 Jefferson Poirot. Allenatore: Jacques Brunel. A disposizione: 16 Camille Chat, 17 Dany Priso, 18 Rabah Slimani, 19 Bernard Le Roux, 20 Mathieu Babillot, 21 Baptiste Couilloud, 22 Lionel Beauxis, 23 Geoffrey Palis. Arbitro: Ben O’Keeffe (Nuova Zelanda).

Niente da fare per l'Italia

Non c’è pace per gli azzurri del rugby. L’ennesima sconfitta, annunciata, arriva nella quarta e penultima giornata del Sei Nazioni 2018, già vinto dall’Irlanda. Al Cardiff stadio, davanti a 65.242, gli azzurri guidati da O’Shea sono stati travolti dai dragoni rossi con il punteggio di 38-14. Il primo tempo si era chiuso sul 17-7 per i padroni di casa.
Gli azzurri, reduci dalle sconfitte contro Inghilterra, Irlanda e Francia, chiuderanno il Torneo sabato 17 marzo, tra l’altro è il St. Patrick’s Day, allo Stadio Olimpico di Roma contro la Scozia. Sarà l’ultima occasione per evitare il cucchiaio di legno, raggranellare qualche punto in classifica, e dimostrare il cambiamento.
Tra cartellini gialli e qualche meta, l’Italia ha sofferto la fisicità degli avversari che già dal quinto minuto hanno messo a segno una meta. Per la nazionale azzurra le mete sono di Minozzi e Bellini, mentre le trasformazioni di Minozzi e Canna.
 

 

Italia travolta dal Galles

Il match è stato deciso nella ripresa, quando i Dragoni hanno fatto la differenza. Nonostante la doppia superiorità numerica, dovuta a due cartellini gialli, l’Italrugby non ha saputo sfruttare le occasioni avute. Bene la meta finale azzurra di Mattia Bellini e trasformata da Carlo Canna, ma non basta.
Sotto l’arbitraggio francese di Garces sono scesi in campo per il Galles: Williams L (10’st Halfpenny).; North, Watkin, Parkes, Evans S.; Anscombe (20’st Patchell), Davies G. (20’st Davies S.); Faletau (c), Davies J. (15’st Jenkins), Tipuric; Davies B., Hill (20’st Davies A); Franchis (27’st Jones), Dee (20’st Owens), Smith (20’st Evans E.). L’Italia si è difesa con Minozzi; Benvenuti, Bisegni, Castello (5’pt Hayward), Bellini; Allan (28’st Canna), Violi (23’st Palazzani); Parisse (c), Mbanda’ (14’pt Licata), Negri (28’st Ruzza); Budd, Zanni; Ferrari (23’st Pasquali), Ghiraldini (28’st Fabiani), Lovotti (20’st Quaglio).

L'Irlanda vince il Sei Nazioni 2018

Con una giornata di anticipo del torneo 6 nazioni 2018, la nazionale di rugby irlandese si laurea campione. Un match dopo l’altro, i verdi superano anche la Scozia 28-8, mentre l’Inghilterra cade 22-16 in Francia.
Così l’Irlanda schizza in alto nella classifica e tocca quota 19 punti. Irraggiungibile.
Ora, non resta soltanto che mettere a segno un altro colpo a Twickenham: il Grande Slam.
 

Il match con la Scozia finito 28-8

Nonostante una Scozia aggressiva, l’Irlanda non concede nulla. All’Aviva Stadium di Dublino, davanti a 51 mila persone, i verdi non si lasciano intimorire e conquistato cinque punti. Il resto è cronaca, che racconta la caduta degli inglesi sotto la pressione francese. I marcatori irlandesi sono Jacob Stockdale (23′, 40′), Conor Murray (47′), Sean Cronin (69′), per quanto riguarda le mete. Mentre le trasformazioni il merito è di Johnny Sexton (24′, 40′, 48′, 70′). I giocatori in campo sono stati: 15 Rob Kearney, 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale, 10 Johnny Sexton, 9 Conor Murray, 8 CJ Stander, 7 Dan Leavy, 6 Peter O’Mahony, 5 Devin Toner, 4 James Ryan, 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best (c), 1 Cian Healy. A disposizione: 16 Sean Cronin, 17 Jack McGrath, 18 Andrew Porter, 19 Iain Henderson, 20 Jordi Murphy, 21 Kieran Marmion, 22 Joey Carbery, 23 Jordan Larmour.

Per la Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Blair Kinghorn, 13 Huw Jones, 12 Pete Horne, 11 Sean Maitland, 10 Finn Russell, 9 Greig Laidlaw, 8 Ryan Wilson, 7 Hamish Watson, 6 John Barclay (c), 5 Jonny Gray, 4 Grant Gilchrist, 3 Simon Berghan, 2 Stuart McInally, 1 Gordon Reid. A disposizione: 16 Fraser Brown, 17 Jamie Bhatti, 18 Willem Nel, 19 Tim Swinson, 20 David Denton, 21 Ali Price, 22 Nick Grigg, 23 Lee Jones
 

Il colpo della Francia ai danni degli inglesi 22-16

Nonostante il gioco poco brillante, a Parigi i bleus vanno a segno con 4 piazzati di Machenaud e una meta tecnica: Machenaud (25, 33, 37, 61), Beauxis (78). Gli inglesi, a cui serviva una vittoria con 4 mete per restare in corsa per il titolo, ce l’hanno messa tutta ma senza riuscire. Per la Francia, in campo: 15 Hugo Bonneval, 14 Benjamin Fall, 13 Mathieu Bastareaud, 12 Geoffrey Doumayrou, 11 Rémy Grosso, 10 François Trinh-Duc, 9 Maxime Machenaud, 8 Marco Tauleigne, 7 Yacouba Camara, 6 Wenceslas Lauret, 5 Sébastien Vahaamahina, 4 Paul Gabrillagues, 3 Rabah Slimani, 2 Guilhelm Guirado (c), 1 Jefferson Poirot. A disposizione: 16 Adrien Pelissié, 17 Dany Priso, 18 Cedate Gomes Sa, 19 Romain Taofifenua, 20 Kélian Galletier, 21 Baptiste Couilloud, 22 Lionel Beauxis, 23 Gaël Fickou. L’Inghilterra si è difesa con 15 Anthony Watson, 14 Jonny May, 13 Ben Te’o, 12 Owen Farrell (c), 11 Elliot Daly, 10 George Ford, 9 Danny Care, 8 Nathan Hughes, 7 Chris Robshaw, 6 Courtney Lawes, 5 Maro Itoje, 4 Joe Launchbury, 3 Dan Cole, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola. A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Joe Marler, 18 Kyle Sinckler, 19 James Haskell, 20 Sam Simmonds, 21 Richard Wigglesworth, 22 Jonathan Joseph, 23 Mike Brown.

Incredibile Scozia fa cadere l'Inghilterra a Murrayfield

Onore alla Scozia. Dopo 10 lunghi anni, finalmente, il riscatto c’è stato. A Murrayfield, gli scozzesi fermano la corazzata inglese: gli invincibili e conquistano la Calcutta Cup. Ora la favorita per la vittoria finale del Sei Nazioni è la nazionale irlandese in un match di rugby spettacolo a Dublino si è imposta per 37-27 sul Galles. 
Gara in salita per gli inglesi, che dovranno inseguire gli irlandesi. La vittoria inaspettata della Scozia si decide nel primo tempo con un 22-6. Gli highlanders riescono a trovare la meta tre volte, mentre gli inglesi si affidano al piede. Nella ripresa, l’Inghilterra tenta la rimonta seppur penalizzata da un’ammonizione. Resta la meta di Farrell, autore anche di due piazzati e una trasformazione. Gli scozzesi, invece, marcano con due mete di Jones e una di Maitland, 2 calci piazzati di Laidlaw e Russell, e 2 trasformazioni di Laidlaw. 

Le formazioni in campo per la Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Tommy Seymour, 13 Huw Jones, 12 Pete Horne, 11 Sean Maitland, 10 Finn Russell, 9 Greig Laidlaw, 8 Ryan Wilson, 7 Hamish Watson, 6 John Barclay, 5 Jonny Gray, 4 Grant Gilchrist, 3 Simon Berghan, 2 Stuart McInally, 1 Gordon Reid
A disposizione: 16 Scott Lawson,17 Jamie Bhatti, 18 Willem Nel, 19 Tim Swinson, 20 David Denton, 21 Ali Price, 22 Nick Grigg, 23 Blair Kinghorn.
L’Inghilterra è scesa in campo con: 15 Mike Brown, 14 Anthony Watson, 13 Jonathan Joseph, 12 Owen Farrell, 11 Jonny May, 10 George Ford, 9 Danny Care, 8 Nathan Hughes, 7 Chris Robshaw, 6 Courtney Lawes, 5 Maro Itoje, 4 Joe Launchbury, 3 Dan Cole, 2 Dylan Hartley (c), 1 Mako Vunipola
A disposizione: 16 Jamie George, 17 Joe Marler, 18 Harry Williams, 19 George Kruis, 20 Sam Underhill, 21 Richard Wigglesworth, 22 Ben Te’o, 23 Jack Nowell.

Festeggiamenti

L'intercetto di Stockdale

Fino all’ultimo. Il grande rugby torna all’Aviva Stadium di Dublino e incanta tutti.  Nonostante l’inizio atipico, in quanto non c’è il classico cerimoniale con il saluto al Presidente della Repubblica d’Irlanda Michael Higgins, l’impianto si scalda facilmente durante le varie fasi di gioco.
Allo scadere, i Gallesi sono sotto di tre punti e giocano alla mano. Un ampio passaggio gallese viene intercettato da Stockdale che corre dritto in meta. E trasforma il recupero dei dragoni in una pesante sconfitta 37-27.
L’Irlanda in vetta alla classifica 6 nazioni è ancora in corsa per il grande slam
 

 

Niente da fare per il Galles

I marcatori per i verdi sono Jacob Stockdale (6′, 80′), Bundee Aki (40′), Dan Leavy (45′), Cian Healy (53′). Le trasformazioni di Johnny Sexton (40′, 46′) e Joey Carbery (80′). Le punizioni di Johnny Sexton (36′), Conor Murray (76′). I dragoni rossi sono andati in meta con Gareth Davies (21′), Aaron Shingler (62′), Steff Evans (77′). Trasformazioni col piede di Leigh Halfpenny (22′, 63′, 78′) , autore anche di due punizioni (2′, 31′).

 
Le formazioni in campo per l’Irlanda: 15 Rob Kearney, 14 Keith Earls, 13 Chris Farrell, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale, 10 Johnny Sexton, 9 Conor Murray, 8 CJ Stander, 7 Dan Leavy, 6 Peter O’Mahony, 5 Devin Toner, 4 James Ryan, 3 Andrew Porter, 2 Rory Best, 1 Cian Healy. A disposizione: 16 Sean Cronin, 17 Jack McGrath, 18 John Ryan, 19 Quinn Roux, 20 Jack Conan, 21 Kieran Marmion, 22 Joey Carbery, 23 Fergus McFadden. 
Il Galles è stato protagonista nella capitale irlandese con: 15 Leigh Halfpenny, 14 Liam Williams, 13 Scott Williams, 12 Hadleigh Parkes, 11 Steff Evans, 10 Dan Biggar, 9 Gareth Davies, 8 Ross Moriarty, 7 Josh Navidi, 6 Aaron Shingler, 5 Alun Wyn Jones (c), 4 Cory Hill, 3 Samson Lee, 2 Ken Owens, 1 Rob Evans
A disposizione: 16 Elliot Dee, 17 Wyn Jones, 18 Tomas Francis, 19 Bradley Davies, 20 Justin Tipuric, 21 Aled Davies, 22 Gareth Anscombe, 23 George North.

Italia, battuta dalla Francia 34-17

Quindicesima sconfitta consecutiva, la terza del Sei Nazioni di Rugby. La squadra di O’Shea, almeno i più giovani, speravano in un riscatto con la Francia che purtroppo non c’è stato. Un sogno infranto a Marsiglia con la debacle per l’Italia. All’ottantesimo il tabellone segna 34-17.
L’Italia a Marsiglia è costretta a fare una riflessione. Con una Francia che non va, asfaltat dalle altre squadre, l’occasione è ghiotta. Eppure, oltre alle sbagliate e alla disorganizzazione c’è il cuore individuale dei giocatori dei bleus. Loro fanno la differenza e restituiscono un po’ di dignità davanti al pubblico venuto a guardarli. Gli azzurri, invece, devono ancora trovare la giusta dimensione.

Terzo ko del torneo

Marcatori: 5′ pt meta Gabrillagues, 9′ meta di punizione Italia, 27′ e 40′ cp Machenaud; 4′, 26′, 32′ st cp Machenaud, 10′ cp Allan, 20′ meta Bonneval tr Machenaud, 35′ meta Bastareaud tr Trinh Duc, 39′ meta Minozzi tr Canna.
Le formazioni in campo per la Francia: Bonneval – Fall, Bastareaud, Doumayrou (dal 27′ st Fickou), Grosso – Beauxis (33’st Trinh Duc), Machenaud (33′ st Couilloud) – Tauleigne, Camara (dal 17′ st Galletier), Lauret – Vahaamahina (dal 27′ st Taofifenua), Gabrillagues – Slimani (33′ st Gomes), Guirado (dal 39′ al 40′ pt Priso), Poirot (dal 21′ st Pellissie).
L’Italia si è difesa con: Minozzi – Benvenuti, Boni (dal 22′ st Hayward), Castello, Bellini – Allan (dal 33′ st Canna), Violi (dal 8′ st Gori) – Pairsse, Mbandà, Negri (33′ st Ruzza) – Budd (dal 35′ pt Biagi), Zanni – Ferrari (dal 21′ st Pasquali), Ghiraldini (dal 29′ st Bigi), Lovotti (dal 17′ st Quaglio).
La classifica del Sei Nazioni: racconta un’Irlanda in testa a 14 punti seguita dall’Inghiterra a 9, Galles e Francia 6, Scozia 4, Italia 0.

NatWest 2018. Scozia piega Francia

A Maurrayfield, la Scozia insegue una rimonta lenta. Ci crede, fino alla fine. E così, nella seconda giornata del Torneo 6 Nazioni di rugby arriva la seconda vittoria per gli highlanders.
La doppia meta di Thomas illude i bleus, Maitland tiene botta, ma il piede di Laidlaw fa cadere i galletti. Il finale è a favore per la Scozia che piega la Francia 32-26.
Gli scozzesi volano a 4 punti dietro Irlanda, Inghilterra e Galles. La Francia incassa la seconda sconfitta del torneo. L’Italia travolta a Dublino. Gli inglesi hanno domato il Galles. Il prossimo turno del calendario vede Francia-Italia (23/2, ore 21, a Marsiglia); Irlanda-Galles (24/2, ore 15.15); Scozia-Inghilterra (24/2, ore 17.45).
 

Scozia piega Francia 32-26

 

Le formazioni in campo

Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Tommy Seymour, 13 Huw Jones, 12 Peter Horne, 11 Sean Maitland, 10 Finn Russell, 9 Greig Laidlaw, 8 Ryan Wilson, 7 Hamish Watson, 6 John Barclay (C), 5 Jonny Gray, 4 Grant Gilchrist, 3 Simon Berghan, 2 Stuart McInally, 1 Gordon Reid.
A disposizione: 16 Scott Lawson, 17 Jamie Bhatti, 18 Jon Welsh, 19 Ben Toolis, 20 David Denton, 21 Ali Price, 22 Chris Harris, 23 Blair Kinghorn.
Francia: 15 Geoffrey Palis, 14 Teddy Thomas, 13 Remi Lamerat, 12 Geoffrey Doumayrou, 11 Virimi Vakatawa, 10 Lionel Beauxis, 9 Maxime Machenaud, 8 Marco Tauleigne, 7 Yacouba Camara, 6 Wenceslas Lauret, 5 Sebastien Vahaamahina, 4 Arthur Iturria, 3 Rabah Slimani, 2 Guilhem Guirado (c), 1 Jefferson Poirot.
A disposizione: 16 Adrien Pélissié, 17 Eddy Ben Arous, 18 Cedate Gomes Sa, 19 Paul Gabrillagues, 20 Louis Picamoles, 21 Baptiste Serin, 22 Anthony Belleau, 23 Benjamin Fall.
Ecco la classifica.

 

Inghilterra respinge i dragoni rossi in casa

Pochi punti, ma tante emozioni. A Twickenham il match tra Inghilterra e Galles è uno spettacolo unico ed emozionante: 12-6. Tante fasi di gioco, tante possibilità di metà, tanto da giocare e da vedere. Il grande rugby è passato di qui, dopo la delusione degli azzurri finiti travolti dall’Irlanda.
La vittoria dei padroni di casa è firmata dalla doppietta di May, nel secondo tempo i gallesi provano a ribaltare il risultato ma sbattono contro una difesa insuperabile. Come un muro gli inglesi respingono ogni tentativo di andare a meta. Nella ripresa, 40 minuti di gioco, vengono totalizzati solo 3 punti.
Se non l’avessimo vista, sarebbe difficile da credere che la partita non è stata affatto noiosa.
 

 

Inghilterra batte Galles

Le formazioni in campo. Ecco l’Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Anthony Watson, 13 Jonathan Joseph, 12 Owen Farrell, 11 Jonny May, 10 George Ford, 9 Danny Care, 8 Sam Simmonds, 7 Chris Robshaw, 6 Courtney Lawes, 5 Maro Itoje, 4 Joe Launchbury, 3 Dan Cole, 2 Dylan Hartley, 1 Mako Vunipola.
A disposizione: 16 Jamie George, 17 Alec Hepburn, 18 Harry Williams, 19 George Kruis, 20 Sam Underhill, 21 Richard Wigglesworth, 22 Ben Te’o, 23 Jack Nowell.
Il Galles si è presentato così: 15 Gareth Anscombe, 14 Josh Adams, 13 Scott Williams, 12 Hadleigh Parkes, 11 Steff Evans, 10 Rhys Patchell, 9 Gareth Davies, 8 Ross Moriarty, 7 Josh Navidi, 6 Aaron Shingler, 5 Alun Wyn Jones (c), 4 Cory Hill, 3 Samson Lee, 2 Ken Owens, 1 Rob Evans.
A disposizione: 16 Elliot Dee, 17 Wyn Jones, 18 Tomas Francis, 19 Bradley Davies, 20 Justin Tipuric, 21 Aled Davies, 22 Owen Watkin, 23 George North.
 

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Irlanda travolge Italia, che nel finale fa 3 mete

Una sconfitta pesante 56-19, pesantissima. All’Aviva Stadium di Dublino gli azzurri soffrono fino alla fine. Gli irlandesi hanno dominato azzeccando i cambi. L’Italia è riuscita a fare tre mete soltanto nel finale, quando i verdi hanno rallentato il gioco. Purtroppo con il nuovo regolamento, per ottenere un punto di bonus ci sarebbero volute quattro mete e non tre. Così gli azzurri restano a secco, zero punti.
Il ct azzurro O’Shea ha riconosciuto che il match è stato difficile: “Loro sono meglio di noi, lo sapevamo”. Quello che è mancata – secondo i critici – è la reazione, soprattutto nel primo tempo e parte del secondo. “La sfida era grande per noi”, ha ribadito O’Shea sapendo con chi avrebbe avuto a che fare. 
Per l’Irlanda le marcature sono di Henshaw, Murray (man of the match), Aki, Earls, ancora Henshaw, Best e Stockdale due volte nel finale. Cinque trasformazioni di Sexton e tre di Carberry. Per l’Italia, le mete sono di Allan, Gori e Minozzi. Due le trasformazioni di Allan.

La meta di Gori

Il XV irlandese: 15 Rob Kearney, 14 Keith Earls, 13 Robbie Henshaw, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale, 10 Jonathan Sexton, 9 Conor Murray, 8 Jack Conan, 7 Dan Leavy, 6 Peter O’Mahony, 5 Devin Toner, 4 Iain Henderson, 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best, 1 Jack McGrath. A disposizione: 16 Sean Cronin, 17 Cian Healy, 18 Andrew Porter, 19 Quinn Roux, 20 CJ Stander, 21 Kieran Marmion, 22 Joey Carbery, 23 Jordan Larmour.
L’Italia in campo: 15 Matteo Minozzi, 14 Tommaso Benvenuti, 13 Tommaso Boni, 12 Tommaso Castello, 11 Mattia Bellini, 10 Tommaso Allan, 9 Marcello Violi, 8 Sergio Parisse (c), 7 Braam Steyn, 6 Sebastien Negri, 5 Dean Budd, 4 Alessandro Zanni, 3 Simone Ferrari, 2 Luca Bigi, 1 Nicola Quaglio (36′ Lovotti).
A disposizione: 16 Leonardo Ghiraldini, 17 Andrea Lovotti, 18 Tiziano Pasquali, 19 Federico Ruzza, 20 Maxime Mata Mbanda, 21 Edoardo Gori, 22 Carlo Canna, 23 Jayden Hayward.
Resta aggiornato con il calendario e la classifica.