Trent’anni dopo dall’uscita dell’album The Joshua Tree, gli U2 propongono una rivisitazione del brano Red Hill Mining Town.
Con il remix del discografico Steve Lillywhite, che produsse i primi tre album del gruppo, “Boy” del 1980, “October” del 1981 e “War” del 1983, il prossimo 22 aprile, in occasione della giornata dedicata ai negozi indipendenti di musica di tutto il mondo, la band di Dublino farà uscire la nuova versione del brano.
Prodotta da Daniel Lanois e Brian Eno, la canzone originaria era stata indicata come secondo singolo dopo “With or without you“.
 

 

Red Hill Mining Town, la versione originale del 1987

 

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Ed Sheeran ha scelto la graziosa cittadina di Galway per girare il video del prossimo singolo “Galway Girl”. In Irlanda per il suo tour europeo “Divide Tour”, il cantante inglese è stato accolto calorosamente dagli abitanti della cittadina.
Ci sono volute transenne e guardie del corpo per delimitare i fan, accorsi in massa a seguire le riprese del nuovo video che sarà montato sulle note di “Galway Girl”.
Le riprese sono state fatte nel sobborgo marino di Salthill e con ogni probabilità ci saranno delle scene girate nel celebre O’Connor’s Famous pub. Dalle strade cittadine ai social, il passaparola è arrivato anche in Italia.
 

 

Thank you to Galway and all the wonderful people in it for helping us shoot a music video yesterday x

Un post condiviso da Ed Sheeran (@teddysphotos) in data:


 
Nel frattempo, Edward Christopher Sheeran fa registrare un sold out dietro l’altro.
 

Il concerto di Ed Sheeran

 

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L’ultimo album di Kendrick Lamar è colmo di collaborazioni. Tra tutte spicca quella con gli U2 e Rihanna, tra gli altri anche BadBadNotGood, The Alchemist, J. Blake, Sounwave e Mike WILL Made-It. La band di Dublino sarà presente nel brano XXX, mentre Rihanna duetterà nella canzone Loyalty. Dunque, sembra, non mancare niente al nuovo lavoro del rapper in uscita venerdì 14 aprile. Pochi giorni e Damn, quarto album in studio di Lamar, sarà realtà.
Già al debutto con il nuovo singolo Humble, l’artista californiano ha già fatto registrare oltre 50 milioni di visualizzazioni. E mentre cresce l’attesa, la tracklist viene divulgata: Si comincia con Blood, primo brano, e a seguire DNA; Yah; Element; Feel; Loyalty (feat. Rihanna); Pride; Humble; Lust; Love; XXX (feat. U2); Fear; God; Duckworth.
A 30 anni, il nuovo re dell’hip hop, consacrato dal disco To Pimp a Butterfly, quattro Grammy Awards come miglior canzone, miglior performance, miglior disco e miglior collaborazione per la categoria rap, riesce di nuovo a stupire. Chapeaux.

HUMBLE – Kendrick Lamar

Ancora un’accusa di plagio. Questa volta è il brano “The Fly”, contenuto nell’album del 1991 Achtung Baby a finire in una richiesta di risarcimento di cinque milioni di euro. “Un qualsiasi osservatore, anche non esperto, potrebbe capire che le due canzoni sono sostanzialmente simili e che quindi si è verificata una violazione”, dichiara il cantautore Paul Rose, secondo cui gli U2 avrebbero copiato alcuni passaggi da Nae Slappin.
Con 26 anni di ritardo, Rose racconta la sua versione dei fatti. Una decisione giustificata dal suo avvocato in questo modo: “All’epoca del presunto furto il mio cliente era appena agli inizi, e non voleva che una denuncia rovinasse la sua carriera”.
Era il 1989 e in quell’anno, dopo aver firmato un contratto con la Island records, il cantautore aveva recapitato una demo ai dirigenti della casa discografica. Tutto avveniva mentre la band di Dublino era in cerca di un nuovo sound.
 

Ecco i due brani a confronto

Paul Rose – Nae Slappin
https://www.youtube.com/watch?v=BXH8wVRtl2w
 
U2 – The Fly Official Video

 

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I The Clan sono una band Irish Rock brianzola, formatasi a settembre 2013 dall’incontro tra musicisti provenienti da vari progetti musicali, tutti con molta esperienza alle spalle e soprattutto con in comune la passione per l’Irlanda e il suo inconfondibile sound.
Sono inevitabilmente influenzati dai maggiori gruppi del genere come Dropkick Murphys, Flogging Molly, The Rumjacks, The Pogues e The Dubliners fra gli altri, dei quali eseguono alcune cover, oltre a classici popolari irlandesi reinterpretati e brani inediti.
La band ha iniziato quasi fin da subito una collaborazione con Gianluca Amendolara, produttore musicale già impegnato con Punkreas, Pornoriviste, Michael Pitt, Skruigners e molti altri.
 
The Clan
 
La band ha pubblicato un primo disco, prodotto da OnAirish Records, con Gianluca Amendolara nell’autunno 2014 e adesso è uscita con il secondo lavoro : ‘All In The Name Of Folk’. Il titolo ha molteplici richiami, il primo al mondo dell’Hard Rock, da dove la band non nasconde di provenire, strizzando l’occhio al brano dei Mӧtley Crüe, ‘All In The Name Of…’.

Il secondo riferimento è al brano degli U2, ovviamente la band irlandese più famosa al mondo, e la loro ‘In The Name Of Love’; ma il vero riferimento è anche quello più “ricercato”, ovvero al film di Dino Risi ‘Nel Nome Del Popolo Italiano’, in cui la vicenda comica tra Gassman e Tognazzi descrive una società malata, fatta di abusi ambientali, corruzione, degrado e abusi di potere, temi ancora oggi purtroppo molto attuali. Il sound è molto variegato, il filo conduttore rimane la musica folk irlandese ma si spazia dal Rock al Classic Punk, al Country, al Pop, incluse due ballad.

I The Clan hanno inoltre confermato la partecipazione speciale di ospiti del calibro di Frankie McLaughlin dei The Rumjacks, Francesco “FRY” Moneti dei Modena City Ramblers e molti altri.
 

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L’Oscar 2016 per il miglior cortometraggio va a Stutterer diretto dal regista di Dublino, Benjamin Cleary. Il protagonista del film è Matthew Needham, affiancato da Chloe Pirrie ed Eric Richard, nei panni del padre del personaggio principale Greenwood.
L’unico vincitore irlandese agli Oscar 2016 è Benjamin Cleary, con il suo “corto balbuziente”: Stutterer.
Nonostante ci fossero un numero record di candidati di origine irlandese, il giovane di Dublino è stato l’unico a calpestare l’ambito palcoscenico. Godetevi il trailer di Stutterer.
 

Stutterer, il cortometraggio da Oscar


Stutterer, 13 minuti, diretto e montato da Cleary, ritrae un uomo solo affetto da un grave disturbo della pronuncia alla ricerca dell’amore. Una volta sul palco, il regista ha detto: “Ogni giorno è un giorno in cui sono orgoglioso di essere irlandese, ma oggi lo sono ancora di più”.
Le altre personalità irlandesi, presenti in sala, non sembravano affatto dispiaciuti di tornare a casa a mani vuote. A partire da Michael Fassbender, che sfidava Leonardo DiCaprio nella categoria di miglior attore, e Saoirse Ronan, che era stata nominata nella categoria delle attrici migliori per il suo ruolo nel film ‘Brooklyn’.
Una dedica speciale va alla pellicola ‘Room’ dell’irlandese Lenny Abrahamson, in corsa come miglior regista, premio vinto da Alejandro González Iñárritu per ‘Revenant’, che ha permesso a Brie Larson di vincere il premio Oscar come migliore attrice protagonista.

L’omaggio del presidente della Repubblica d’Irlanda Michael D Higgins, che ha dichiarato: “Le nomination in una serie di categorie sono un riconoscimento del talento che esiste nella comunità cinematografica irlandese”. “Invio i miei più sentiti complimenti a Ben Cleary e la squadra che ha lavorato al ‘corto balbuziente’, a tutti i candidati irlandesi e a quelli che viaggiano con loro”.
 

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Anche quest’anno il leader degli U2 si è presentato a Grafton Street per regalare un po’ di emozioni in musica accompagnato da Glen Hansard, The Script, Hozier e The Coronas.
Come da tradizione, Bono non ha deluso i suoi fan e alla vigilia di Natale si è presentato lungo Grafton, la via dello shopping, insieme a Hozier e Hansard.
Un piccolo concerto acustico a forte impatto, soprattutto quando il gruppetto ha eseguito “Every Breaking Wave”, il brano contenuto nell’ultimo album “Songs of Innocence”.
 

Concerto a sorpresa

 

 

 

 
L’iniziativa benefica è stata organizzata dai protagonisti per raccogliere fondi da destinare all’associazione The Simon Community, che si occupa dei senzatetto.
 

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La Skellig Michael, apparsa nell’episodio VII di Star Wars, Il risveglio della Forza, è destinata a svolgere un ruolo memorabile nella trilogia del produttore cinematografico Jeffrey Jacob Abrams.
Come l’originale Stars Wars, l’Episodio VII – Il risveglio della Forza, è stato girato in alcuni luoghi spettacolari in una galassia non molto lontana.
Tra questi troviamo l’isola di Skye in Scozia, la Forest of Dean e il Lake District in Inghilterra, alcune zone dell’Islanda, di Abu Dhabi e la disabitata isola irlandese: Skellig Michael. In particolare, la telecamera si sofferma sullo sperone e regala una vista mozzafiato dell’isola.

Il risveglio della Forza

Skellig Michael, l’isolotto più grande delle due isole Skellig, che sorge maestosamente dall’Oceano Atlantico a otto miglia al largo della costa di Portmagee, un villaggio di pescatori sulla penisola di Iveragh nel Kerry, non è stata sempre disabitata. Si tratta di un sito del patrimonio mondiale dell’Unesco perché ospita un insediamento monastico straordinariamente ben conservato del VI secolo.
Tre antiche scale di oltre 500 gradini di pietra, intagliati a mano, consentono di raggiungere il monastero a forma alveare di Saint Fionán, che ospita due oratori, dei pozzi sacri, il cimitero, la chiesa e delle terrazze riservate alle colture. Il luogo è un vero e proprio paradiso per gli uccelli marini e uno dei siti di riproduzione, per le specie che lo popolano, più importanti d’Irlanda.

Prodotto dalla Bad Robot Productions e dalla Lucasfilm e distribuito dalla Walt Disney Studios Motion Pictures, “Il risveglio della Forza” è il primo film della Trilogia sequel, la settima pellicola della saga di Guerre stellari, con protagonisti Harrison Ford, Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Max von Sydow. Nel giorno dell’esordio, la pellicola ha sbancato il botteghino italiano incassando 1.811.329 euro. Gli spettatori sono stati oltre 219 mila.
 

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Amy Lee degli Evanescence ha interpretato il celebre brano degli U2, ‘With Or Without You’, in versione trip hop. Il risultato è straordinariamente originale.

Stravolta sì, ma con la melodia inconfondibile che contraddistingue la canzone ‘With Or Without You’, accompagnata dalla voce sublime di Amy Lee degli Evanescence. Si presenta così, in versione trip hop – genere che affonda le radici nella musica elettronica, nel dub, nella scena hip hop, rallentato ed incupito (ndr) – il brano rivisitato da Amy Lee. La cantante ha scelto Facebook per spiegare la svolta dark della canzone.

Sometimes I dream in music. This dark version of U2’s immortal song was playing in my head as I woke up one morning. I was lingering in that half-awake, half-asleep place, with no images- just darkness, this song, and huge emotions. As I was becoming conscious I just kept thinking “don’t let it go, don’t forget!” And I went straight upstairs and laid down the synth and basic vocal. I had the pleasure of seeing U2 live at MSG this year and it was powerful and inspiring. It made me excited to play live again! This track is still my favorite of theirs. Love is rarely simple, more often it’s tearing your guts out. And I think that’s why this song creeps into my dreams and haunts me. Enjoy!”. Amy Lee

With Or Without You, testo
See the stone set in your eyes
See the thorn twist in your side
I wait for you
Sleight of hand and twist of fate
On a bed of nails she makes me wait
And I wait without you
With or without you
With or without you
Through the storm we reach the shore
You give it all but I want more
And I’m waiting for you
With or without you
With or without you
I can’t live
With or without you
And you give yourself away
And you give yourself away
And you give
And you give
And you give yourself away
My hands are tied
My body bruised, she’s got me with
Nothing to win and
Nothing left to lose
And you give yourself away
And you give yourself away
And you give
And you give
And you give yourself away
With or without you
With or without you
I can’t live
With or without you
With or without you
With or without you
I can’t live
With or without you
With or without you

Il concerto degli U2 a Parigi per recuperare le date annullate dopo le stragi: sul palco Bono si è avvolto in una bandiera francese presa dal pubblico e l’ha issata sulla batteria, poi ha intonato “Ne me quitte pas”, una canzone di Jacques Brel scritta nel 1958, mentre sugli schermi scorrevano i nomi delle 130 vittime degli attentati del 13 novembre.

“Siamo tutti parigini, Vive La France”, ha gridato il frontman.

Abbiamo voluto ricordare il concerto degli U2 a Parigi momento con una notizia speciale.
 

Concerto degli U2 a Parigi

I video e i momenti più toccanti del Concerto degli U2 a Parigi.

07 dicembre 2015

“Sono stati privati del loro palco tre settimane fa, ora vogliamo offrirgli il nostro stasera”. Così Bono ha salutato Jesse Hughes e gli Eagles of Death Metal, il gruppo che suonava al Bataclan quando i terroristi fecero irruzione uccidendo 90 persone, nel secondo giorno di concerti. Dal palco, davanti a 16 mila persone, le note di “I Love You All The Time”.

 

 

06 dicembre 2015

Il concerto degli U2 a Parigi è iniziato con Bono che dal palco del Bercy Arena ha pronunciato in francese: “Vive La France”. Con l’esibizione di domenica, la band hanno recuperato una delle date annullate lo scorso mese, dopo i tragici eventi nella capitale francese. E poi ancora rivolgendosi al pubblico, 6 mila persone, il frontman in francese ha aggiunto: “Questa notte siamo tutti parigini, se amate la libertà, Parigi è la vostra città”. Successivamente, il pensiero è tornato alle vittime e ai loro familiari: “Immagino che il lutto sia una ferita che non si chiude mai” e ancora Bono ha ricordato la strage di San Bernardino e quelle avvenute a Beirut e Istanbul.
 

Vive La France: il concerto degli U2 a Parigi

Il giorno dopo gli attentati, Bono e gli altri componenti del gruppo avevano deposto un mazzo di fiori davanti al teatro Bataclan, lo storico teatro di Parigi, dove hanno perso la vita 90 persone. Durante l’irruzione dei terroristi, le vittime stavano ascoltando una band californiana. Sul sito ufficiale, la band irlandese scrisse: “Siamo devastati dalla perdita di tutte quelle vite durante l’esibizione degli Eagles of Death Metal, i nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alla band e ai loro fan”. “Speriamo e preghiamo che tutti i giovani a Parigi siano al sicuro”.

 

 
A dare man forte alla band irlandese, star della serata, è arrivata Patti Smith che ha intonato insieme a Bono il brano “People Have the Power” e “Gloria”. Sul palco non c’erano gli Eagles of Death Metal come preannunciato, perché i musicisti californiani suoneranno questa sera, ospiti della band irlandese.

 

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