Miley Cyrus e Jessie J cantano “One” con gli U2 contro l’Aids. In occasione del concerto di beneficenza RED – un’organizzazione con marchio no-profit i cui derivati vengono devoluti al Fondo globale per la lotta all’Aids, la tubercolosi e la malaria – Miley e Jessie J sono state invitate sul palco per interpretare insieme agli U2 il brano “One”.
Complice l’emozione, forse, la cantante statunitense ha dimenticato le parole del brano e il suo imbarazzo è evidente nelle immagini.
Su Instagram l’ex reginetta della Disney ha spiegato quanto sia importante sostenere un progetto umanitario che lotta contro l’Aids: “Spero in un mondo senza AIDS in cui avrò la fortuna di vivere tra non molto tempo. Per cambiare le cose ci vuole lavoro e impegno e io sono pronta per la sfida.

Non ci arrenderemo mai di fronte a questa malattia e lotteremo per coloro che ne sono affetti”.
 

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“Our best for Paris” è il concerto degli U2 dedicato alle vittime delle stragi di Parigi. Sul palco – domani sera – ci saranno anche gli Eagles of Death Metal, il gruppo americano che stava suonando al teatro Bataclan durante gli attacchi terroristici del 13 novembre.
All’AccorHotels Arena, il palasport di Bercy, situato nel 12esimo arrondissement, gli U2 ricorderanno le vittime delle stragi di Parigi con un evento a loro dedicato: “Our best for Paris”. Sul palco, insieme alla celebre band irlandese, ci saranno gli Eagles of Death Metal, il gruppo che stava suonando al Bataclan, uno dei luoghi delle stragi del 13 novembre dove morirono 90 persone.
Stando alle indiscrezioni della rivista americana Billboard, il gruppo californiano aveva espresso il desiderio di esibirsi per primi alla riapertura del teatro.
 

Eagles of Death Metal a Parigi

Dopo aver interrotto il tour, che ripartirà a febbraio 2016, gli Eagles of Death Metal sono stati invitati a Parigi da Bono. Per l’occasione ci sarà anche Josh Homme, uno dei fondatori del gruppo stoner rock dei Kyuss, che normalmente non partecipa ai live.
https://www.youtube.com/watch?v=C8eMazr7Jvw

 

Gli attentati

La sera del 13 novembre 2015 il luogo dove la band si stava esibendo in un concerto, il Bataclan di Parigi, è stato oggetto di un attentato terroristico, poi rivendicato dall’Isis: i membri del gruppo (ad eccezione di Josh Homme che non partecipò a quella data), uditi alcuni spari provenire dal fondo del teatro, sono fuggiti da una porta dietro le quinte rimanendo incolumi. Sono 89 le vittime, tra coloro presenti al concerto, tra le quali Nick Alexander, addetto al merchandising del gruppo. La band stava eseguendo il brano Kiss the Devil quando i terroristi hanno iniziato a sparare sulla folla. Il 7 dicembre 2015 la band ritorna a Parigi per omaggiare le vittime del Bataclan e partecipa al concerto degli U2 alla Bercy Arena; è il loro primo concerto dopo gli attentati del 13 novembre.
A fine 2015, Eagles of Death Metal dà inizio alla campagna “Play It Forward” che vede la partecipazione di vari artisti internazionali tra cui Imagine Dragons, Kings of Leon, Jimmy Eat World, Florence + The Machine e The Maccabees, ognuno dei quali intento nella realizzazione di una cover del brano I Love You All The Time, tratto dall’album Zipper Down degli Eagles of Death Metal stessi. Il ricavato della vendita dei brani verrà quindi interamente devoluto alla “The Sweet Stuff Fondation”, fondazione dedita al sostegno di musicisti meno agiati, insieme alle loro famiglie.

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A conclusione della tournée in Sudamerica, i Pearl Jam hanno omaggiato gli U2 con la cover del brano ‘A Sort Of Homecoming‘.
Oltre alle loro canzoni, i Pearl Jam hanno scelto di interpretare – durante il loro tour di nove tappe in Sudamerica – diversi brani di rilievo internazionale. A cominciare dalla cover di ‘A Sort Of Homecoming’ degli U2, per poi proseguire con ‘Comfortably Numb’ dei Pink Floyd.
Il frontman Eddie Vedder ha interpretato canzoni, ‘Imagine’ di John Lennon e ‘I want you so hard’ degli Eagles of Death Metal, finite nella scaletta delle esibizioni. A Bogotà, si è tenuto l’ultimo concerto. E ora crescono le speranze della presenza del gruppo in Italia, nel cast del Rock In Roma 2016.

 

 

Il testo di ‘A Sort Of Homecoming’

And you know it’s time to go
Through the sleet and driving snow
Across the fields of mourning to a light that’s in the distance.
And you hunger for the time
Time to heal, ‘desire’ time
And your earth moves beneath your own dream landscape.
On borderland we run.
I’ll be there, I’ll be there tonight
A high-road, a high-road out from here.
The city walls are all come down
The dust a smoke screen all around
See faces ploughed like fields that once
Gave no resistance.
And we live by the side of the road
On the side of a hill as the valleys explode
Dislocated, suffocated
The land grows weary of it’s own.
O com-away, o com-away, o-com, o com-away, I say I
O com-away, o com-away, o-com, o com-away, I say I
Oh, oh on borderland we run
And still we run, we run and don’t look back
I’ll be there, I’ll be there
Tonight, tonight
I’ll be there tonight, I believe
I’ll be there so high
I’ll be there tonight, tonight.
Oh com-away, I say, o com-away, I say.
The wind will crack in winter time
This bomb-blast lightning waltz.
No spoken words, just a scream
Tonight we’ll build a bridge across the sea and land
See the sky, the burning rain
She will die and live again tonight.
And your heart beats so slow
Through the rain and fallen snow
Across the fields of mourning to a light that’s in the distance.
Oh, don’t sorrow, no don’t weep
For tonight at last I am coming home.
I am coming home.

Dopo i tragici attentati in cui sono morte 130 persone, gli U2 hanno annunciato le nuove date dei concerti che si terranno a Parigi, al Palais Omnisports de Paris-Bercy, il 6 e 7 dicembre.

“Ciò che è stato rubato a Parigi in quella tragica notte del 13 novembre è insostituibile. Per una notte gli assassini si sono presi vite, musica, pace ma non hanno potuto rubare lo spirito di questa città. È uno spirito che la nostra band conosce bene e che cercherà di onorare. Daremo il nostro meglio per Parigi”, fa sapere la band dal proprio sito internet. Gli U2 avrebbero dovuto tenere i concerti, nei giorni immediatamente successivi agli attentati, il 14 e 15 novembre. Ma Bono & Co. hanno preferito annullare gli eventi e omaggiare le vittime, deponendo un mazzo di fiori davanti al Bataclan.
“La band ha voluto riorganizzare i concerti il più presto possibile, in modo da onorare l’impegno con il loro pubblico”, ha dichiarato il produttore del tour degli U2, Arthur Fogel. Inoltre, il giorno 7, l’Innocence + Experience Tour degli U2 sarà trasmesso in diretta da Parigi su HBO.
Per coloro che sono in possesso dei biglietti
Il 6 dicembre si accede all’Arena di Bercy con i biglietti acquistati per il concerto del 14 novembre, mentre i ticket del 15 novembre saranno validi per lo spettacolo del 7 dicembre.

Dopo Noel Gallagher sul palco insieme agli U2 a Londra è arrivata Patti Smith.
La band di Dublino ha eseguito una cover di “Gloria”, tratta dall’album “Horses”, per rendere omaggio alla poetessa rivoluzionaria nel rock degli anni settanta e tra le grandi protagoniste del proto-punk e della New wave.
Poi, tutti insieme dal palco sono partite le note della celebre canzone “People Have The Power”, un brano scritto da Patti e Fred Smith e pubblicato come singolo discografico estratto dall’album “Dream of Life di Patti Smith” (1988).
 

People Have The Power

I was dreaming in my dreaming
Of an aspect bright and fair
And my sleeping it was broken
But my dream it lingered near
In the form of shining valleys
Where the pure air recognized
And my senses newly opened
I awakened to the cry
That the people have the power
To redeem the work of fools
Upon the meek the graces shower
It’ s decreed the people rule
The people have the power
The people have the power
The people have the power
The people have the power
Vengeful aspects became suspect
And bending low as if to hear
And the armies ceased advancing
Because the people had their ear
And the shepherds and the soldiers
Lay beneath the stars
Exchanging visions
And laying arms
To waste in the dust
In the form of shining valleys
Where the pure air recognized
And my senses newly opened
I awakened to the cry
Where there were deserts
I saw fountains
Like cream the waters rise
And we strolled there together
With none to laugh or criticize
And the leopard
And the lamb
Lay together truly bound
I was hoping in my hoping
To recall what I had found
I was dreaming in my dreaming
God knows a purer view
As I surrender to my sleeping
I commit my dream to you
Where there were deserts
I saw fountains
Like cream the waters rise
And we strolled there together
With none to laugh or criticize
And the leopard
And the lamb
Lay together truly bound
I was hoping in my hoping
To recall what I had found
I was dreaming in my dreaming
God knows a purer view
As I surrender to my sleeping
I commit my dream to you
The power to dream to rule
To wrestle the world from fools
It’ s decreed the people rule
It’ s decreed the people rule
I believe everything we dream
Can come to pass through our union
We can turn the world around
We can turn the earth’ s revolution
We have the power
People have the power
 

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Dark Sky Island è il titolo del nuovo album di Enya in uscita il prossimo 20 novembre. Ispirato a Sark, una piccola isola nel Canale della Manica, la cantante irlandese torna sulla scena dopo lunghi anni di silenzio. Stando alle prime indiscrezioni, il disco, prodotto da Nicky Ryan, era già in cantiere dal 2012.

Con 75 milioni di album venduti, 4 Grammy Awards, 6 World Music Awards e una nomination agli Oscar, una ai Golden Globe, Enya vanta una lunga carriera artistica.

“Questo album parla di viaggi verso l’isola – ha dichiarato la cantante – viaggi lunghi tutta una vita, attraverso la storia, attraverso le emozioni e i grandi oceani. Benché non sia un’opera tematica, c’è una sorta di filo conduttore che attraversa le canzoni”.

 

La tracklist di Dark Sky Island

  1. The Humming
  2. So I Could Find My Way
  3. Even In the Shadows
  4. The Forge of the Angels
  5. Echoes in Rain
  6. I Could Never Say Goodbay
  7. Dark Sky Island
  8. Sancta Maria
  9. Astra et Luna
  10. The Loxian Gates
  11. Diamonds on the Water

 

Il primo singolo “Echoes In Rain”

 

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Il pluripremiato documentario “Paradiso” sull’Irlanda del Nord del regista torinese Alessandro Negrini vince il suo diciottesimo premio internazionale, ricevendo il Ruby Award al prestigioso CineRockom International Film Festival di Beverly Hills a Los Angeles.
“Credo che ciò che rende il film universale, capace di tradursi in culture diverse è l’idea che, ovunque ci sia un muro, una netta divisione tra le persone, c’è anche il ricordo dei tempi in cui queste divisioni non erano presenti. E quel ricordo può diventare una piccola crepa in quel muro, in questo infinito carcere che è la vita domata dalla paura. Il peggior aspetto di una divisione, il più atroce e domante, non è il muro, ma l’abituarsi a quel muro.
Poi c’è anche il potere della musica e della danza come antidoto alla paura dell’altro. La musica come grimaldello per aprire un varco nel muro, ed evadere”, ha dichiarato il regista.

 

Riconoscimento a Beverly Hills

Commissionato dalla BBC, prodotto da Margo Harkin e diretto da Alessandro Negrini, affiancato alla fotografia dal norvegese Oddgeir Saether, “Paradiso” ha ricevuto ben 18 premi internazionali e quasi 60 nominations nei film festival in Italia, Stati Uniti, Germania, Brasile, Turchia, Kenya, Messico, India, Bangladesh, Ungheria e Canada e Regno Unito.

“Paradiso” è stato girato nella città di Derry in Irlanda del Nord, nella enclave prevalentemente protestante, conosciuta con il nome di The Fountain. Il film segue gli sforzi ambiziosi del musicista Roy Arbuckle nel riunire la sua ex Showband, i Signetts, per un grande evento di danza che unisca protestanti e cattolici. In una comunità a lungo divisa dalla paura, la politica e la violenza, il documentario sembra una fiaba che descrive un “Colorito, malinconico ed ironico viaggio musicale”.

Paradiso sembra una favola, di quelle da raccontare la notte ai bambini, prima di addormentarsi, con la sua disarmante semplicità e la colonna Sonora con una fisarmonica a scandire la sua poetica malinconia. Eppure, è tutto vero.
Die Brücke (The Bridge), Valerio Moggia

(…) ‘Paradiso’, come le poesie di Heanys’, ci aiuta a ricredere ai nostri occhi con un tocco di poesia cinematografica.
Telegraph

(…)Con un tocco di Buena Vista Social Club ed una squisita fotografia unita ad un approccio poetico, il pluri-premiato documentario ‘Paradiso’ rappresenta l’elegia di una comunità ed il suo tentativo di superare il peggiore di tutti i muri: la paura.
Herald Tribune

 

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Subito dopo le prove al Pala Alpitour, Bono ha fatto fermare il pulmino, che lo stava riaccompagnando nel pinerolese, per salutare i fan in delirio accorsi fuori dallo Stadio. Il cantante ha ringraziato tutti i presenti e dato loro appuntamento: “Ci vediamo qui, domani alle 14”.
È durato pochi secondi l’incontro tra il leader degli U2 e i fan, avvenuto davanti all’Olimpico di Torino, dove il prossimo 4 e 5 settembre la band di Dublino salirà sul palco in vista dell’iNNOCENCE + eXPERIENCE Tour 2015.
La rockstar stava tornando nel pinerolese, nella villa presa in affitto per il soggiorno in Italia, quando ha fatto cenno all’autista del pulmino di fermarsi. Bono è sceso dal mezzo e ha ringraziato tutti affettuosamente. Poi, prima di congedarsi ha detto: “Ci vediamo qui, domani alle 14”.
 

Torino, Pala Alpitour:


 

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Per tutti i fan degli U2 ecco una nuova versione del video di “Song For Someone“, pubblicata sulla pagina Facebook dalla band irlandese.
Dopo il cortometraggio diretto da Vincent Haycock con Woody Harrelson e Zoe, la figlia di Bono, gli U2 hanno chiamato il celebre fotografo e illustratore Matt Mahurin per girare questo nuovo video in bianco e nero, realizzato a Malibù.
Bono, che il prossimo 4 e 5 settembre sarà in concerto a Torino, ha definito questo nuovo lavoro: una “meditazione visiva”.
 

Song For Someone

 

Song For Someone (Directed by Matt Mahurin)
‘Don’t let it go out…’ Illustrator and photographer Matt Mahurin directs this visual meditation on ‘Song For Someone’, from U2’s latest album Songs of Innocence.
Posted by U2 on Giovedì 27 agosto 2015

Se non riesci a visulizzare il video in bianco e nero (qui in alto), visita la pagina ufficiale Facebook della band.
 

Cortometraggio diretto da Vincent Haycock

 

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Si chiama The crystal ballroom la canzone eseguita per la prima volta dagli U2 sul palco dello United Center di Chicago.
Il brano è già conosciuto agli utenti che hanno acquistato l’edizione deluxe dell’album «Songs of innocence».
Prima dell’esecuzione della canzone, Bono ha spiegato dove nasce The crystal ballroom e l’ha dedicata a tutte le persone dello staff che li stanno seguendo nel loro tour mondiale.

Che cos’è Crystal Ballroom?

[blockquote quote=”Il Crystal Ballroom era un locale punk di Dublino dove noi eravamo soliti suonare: all’epoca si chiamava McGonagle’s, ma il suo nome storico era Crystal Ballroom. Era storico, appunto, tanto che anche i miei genitori, da giovani, lo frequentavano. Ho pensato che fosse bizzarro che il posto dove andavano i miei quando uscivano fosse diventato un locale punk: c’è qualcosa di stravagante in questo.” source=”Bono dal palco a Chicago”]

Testo

Life begins with the first glance
The first kiss and the first dance
All of us are wondering why we’re here
In the crystal ballroom underneath the chandelier
Wet the glass until the glasses sing
We punish our hearts ‘til the heart bells ring
Cos’ where we come from we’re not always kind
The human soul is what love leaves behind
We’re the ghosts of love and we haunt this place
We’re the ghosts of love in every face
In the ballroom of the crystal light
Everyone is here with me tonight
Every…one.. But you (RIT.)
Our first chance is their last dance
Our life is shaped by another’s hands
Buttoning and unbuttoning a cold cold dress
Stopping and unstopping every cold caress
Born for bliss born for this
Every human life begins with a kiss
A kiss by every kind of possibility
And everyone is here tonight with me
(RIT.)