Il Footee è un nuovo sport che arriva dall’Irlanda, con l’idea di unire il calcio con il golf, utilizzando naturalmente il pallone da calcio, con buche più larghe e con l’abbigliamento tipico dei golfisti.
Definito come un ibrido, il footee sta facendo molto discutere, perché se alcuni lo ritengono soltanto un modo per rilanciare i campi da golf in tempi di crisi, altri potrebbero aver trovare lo sport della loro vita.
Il footee è un nuovo sport, che potrebbe ‘prendere piede’ nei prossimi anni. Sembra strano che nessuno ci abbia mai pensato prima, soprattutto nelle isole britanniche, patria di entrambe le discipline.

Il Footee

Sul sito che presenta il gioco è descritto, sinteticamente, come “Calcio giocato con le regole del golf, principalmente”. Niente mazze, si gioca con i piedi e i prezzi sembrano anche piuttosto abbordabili: si va dai 10 ai 15 euro con riduzioni per studenti e disoccupati. Il “gol” è naturalmente andare in buca, molto più larga e a misura di pallone.
Il primo campo di footee è stato realizzato a Dublino. Nel caso voleste provare un’esperienza del genere vi invitiamo a fare riferimento al marchio FootGolf. Potrete provare direttamente una delle migliori esperienze sportive ibride direttamente ai piedi delle montagne di Dublino, appena fuori dalla M50 vicino a Tallaght.
Ricordiamo che il footee è un gioco serio, che può piacere o non piacere. Ci sono delle regole che dovrete imparare, facilmente apprendibili da coloro che praticano golf. Per il resto dovrete avere buoni piedi e giocare a calcio. Ovviamente, l’invito a provare una partita di footee è aperto a tutti, a ogni persone di ogni età. Non ci sono limitazioni su questo. Bisogna soltanto allacciarsi gli stivali, farsi un po’ di coraggio, e il gioco è fatto.

Altre risorse interessanti

Gaa

L’Irlanda si candida per ottenere l’organizzazione del Mondiale di rugby del 2023, grazie all’appoggio della ‘Gaelic Athletic Association‘, la Gaa, disponibile a concedere gli stadi nel caso venisse accettata la domanda.

La mozione (motion) numero 3, quella sul mondiale di rugby 2023, è stata presentata al Congresso annuale GAA, a Derry, dove veniva richiesta esplicitamente l’autorizzazione sull’utilizzo del Croke Park e di altri stadi nel 2023 o nel 2027, visto che anche l’Italia potrebbe aggiudicarci il campionato del 2023.

La Motion 3 è stata approvata con una maggioranza schiacciante, 93-7, un contributo essenziale quello della GAA che altrimenti non avrebbe consentito nemmeno la candidatura dell’Isola Verde.
 

 

La candidatura

Lo stadio più importante dunque è il Croke Park di Dublino da 82.300 posti dove il mondo del rugby è potuto approdare durante il rifacimento del vecchio Lansdowne Road, ribattezzato Aviva Stadium per motivi di sponsor.
Ma la GAA gestisce almeno altri 10 stadi dedicati agli sport gaelici, ossia il calcio gaelico e l’hurling, che sono appunto sport nazionali in Irlanda, con strutture, che hanno una capienza superiore allo stadio da rugby. Tutti gli impianti andrebbero ristrutturati, ma dieci anni basterebbero per arrivare al Mondiale con delle strutture pronte per ospitare gli eroi della palla ovale.

I Mondiali di rugby del 2015 si svolgeranno in Inghilterra, mentre quelli del 2019, sono stati assegnati al Giappone, probabilmente quelli del 2023 andranno all’Italia, già in attesa dell’assegnazione.

 

Altre risorse interessanti

Il celebre Rally Irlanda esce dal calendario internazionale 2013, perché la crisi economica fa sentire il suo ‘peso’ anche nello sport. La notizia è stata diffusa dal direttore dell’evento, Bobby Willis, che ha spiegato la mancanza di fondi per poter partecipare a livello internazionale. Dunque, in questa categoria il paese è fuori dal mondiale.
Senza uno sponsor forte, insomma, il Rally Irlanda 2013, sarà organizzato soltanto a livello nazionale, sperando che si riusciranno a raccogliere fondi adeguati nel 2014. Come sostiene lo stesso Wills, che per questa iniziativa gode di un sostegno di ben 700 volontari che partecipano all’organizzazione delle gare.
Una difficile decisione, quella di Wills, che dopo aver preso le redini del Rally d’Irlanda tre anni fa, aveva fatto registrare dei numeri niente male nell’edizione del 2012, con quasi 9 milioni di ascoltatori attraverso Eurosport.
Le perplessità erano state manifestate dal direttore già ad ottobre, ma a dicembre sono diventate una realtà, nonostante un sostegno significativo da parte del Governo, “non si è potuto organizzare un evento internazionale in soli tre mesi” ha dichiarato Wills. Inoltre “ho investito parte dei miei soldi, nel corso di questi anni, ma non sono più disposto a giocare alla roulette russa” ha aggiunto.
Il Rally d’Irlanda, si sarebbe svolto a Pasqua e sarebbe passato attraverso la città di Lisburn e nel Titanic Quarter.
 

Calendario Rally WRC 2013

  • Rally Monte-Carlo: 20 gennaio 2013
  • Rally Sweden: 10 febbraio 2013
  • Rally Mexico: 10 marzo 2013
  • Rallye de Portugal: 14 aprile 2013
  • Rally Argentina: 5 maggio 2013
  • Acropolis Rally (Greece): 2 giugno 2013
  • Rally d’Italia: 23 giugno 2013
  • Rally Finland: 4 agosto 2013
  • Rallye Deutschland: 25 agosto 2013
  • Rally Australia: 15 settembre 2013
  • Rallye de France: 6 ottobre 2013
  • Rally de Espana: 27 ottobre 2013
  • Rally of Great Britain: 17 novembre 2013

 

Altre risorse interessanti

Lo avevano annunciato e lo hanno fatto davvero, la Uefa ha così voluto premiare i tifosi irlandesi per l’esemplare condotta tenuta durante UEFA EURO 2012. Michel Platini è andato a Dublino durante l’incontro amichevole tra la Repubblica d’Irlanda e la Grecia.
Un premio dedicato alla memoria del 21enne James Nolan, tragicamente scomparso mentre era al seguito della nazionale in Polonia.
A ricevere il premio infatti, il padre di James, Jimmy, sua madre Essie, la sorella Sue, il fratello Andrew ed i parenti Gareth Dudley e Lee Cullen. I presenti allo stadio, hanno salutato con un lungo applauso.
Il capo esecutivo della FAI John Delaney, sì è detto felice che questo premio sia stato consegnato alla famiglia di James. “Era un tifoso dell’Irlanda fin da bambino”.



Curiosità. Letture irlandesi sugli europei

Ormai è tutto pronto per la “Adige Cup”, il primo derby italiano tra Ascaro Rovigo Gaelic Football e Padova Gaelic Football, che si terrà sabato 27 ottobre nel campo sportivo di Buso alle 15.30.
In realtà si tratta anche della prima partita ufficiale di calcio gaelico giocata in Italia, tra una quarantina di appassionati della cultura irlandese e dei suoi originali sport nazionali.
La cosa particolare è che la maggior parte dei giocatori delle due squadre venete sono di origini italiane, una novità visto che le squadre presenti in Europa sono comunque formate per la stragrande maggioranza dalle comunità irlandesi sparse per il vecchio continente.
 
Il motivo va ricercato probabilmente nelle peculiarità tecniche che caratterizzano questo sport, che potremmo riassumere fondamentalmente come un mix tra calcio e rugby, con qualche elemento di pallavolo e basket. Ma per lo stesso motivo, trattandosi di sport molto comuni, l’approccio risulta molto facile per chiunque abbia praticato queste discipline anche solo a livello amatoriale.
In questo modo, dalla passione del fondatore Raffaello Franco per l’Irlanda e lo sport in generale l’Ascaro RGF è diventata la prima squadra italiana riconosciuta dalla GAA Europe, seguita poi dal Padova che sta percorrendo le orme dei cugini rodigini verso l’ufficializzazione.

Gaelic Adige Cup

Dopo alcuni allenamenti svolti insieme dalle due squadre e grazie al supporto tecnico di Diarmaid Gallagher, il forte giocatore irlandese del Zurich Inneoin/St. Gallen Bears residente a Verona, le due squadre venete hanno raggiunto un sufficiente livello di gioco per poter svolgere un incontro vero.
E così si è giunti al primo derby di gaelic tra Rovigo e Padova, che rinnoveranno anche in questo sport la rivalità agonistica tra le due province divise dal fiume Adige, da cui il nome della Coppa.
La gara inizierà alle 15.30, con due tempi da trenta minuti e poi le due squadre, nella migliore tradizione irlandese, festeggeranno insieme il terzo tempo con una cena a base di ricette tipiche venete bagnate da birra irlandese.
Prima, però, tutti i giocatori e i supporters delle due squadre parteciperanno al “Eco Festival della solidarietà pro terremoto” che si svolgerà a Sarzano, nei pressi della Chiesa, manifestazione organizzata dagli “Amici di Sarzano” e dal Comune di Rovigo, il cui ricavato andrà in beneficenza al comune modenese di San Possidonio colpito dal terremoto.
 

Altre risorse interessanti

Il Calcio Gaelico è uno sport eccezionale che in Italia è poco conosciuto ma in Irlanda, riesce a riempire stadi da 80mila posti, come è successo nella finale tra Donegal e Mayo. Gli sport praticati in Irlanda, sono diversi, ma hanno tutti un filo comune che li unisce, ossia la GAA, che spiega l’inseparabile legame che da sempre unisce sport e politica in Irlanda e Irlanda del Nord. Non è una coincidenza che l’organizzazione sia stata fondata verso la fine del XIX secolo quando prese avvio un’altra importante struttura del nazionalismo politico e culturale irlandese: l’IRA.
Ma torniamo in Italia per analizzare il grande successo della nostra Chiara Sandonà al Torneo “Seven Na Fianna Ladies International” di Dublino disputatosi lo scorso 29 Settembre presso gli straordinari impianti sportivi del Club Na Fianna Gaa.
L’atleta dell’Ascaro Rovigo Gaelic Football Gaa, prima donna italiana a partecipare ad un torneo di calcio gaelico, si è misurata con atlete che vantano una notevole esperienza in questo sport senza sfigurare ed è rimasta letteralmente entusiasta per aver avuto l’occasione di partecipare ad un evento così importante nella patria degli sport gaelici.
La Sandonà ha giocato con la casacca del team “An Eoraip” (Europa in lingua gaelica irlandese) che raccoglieva tra le proprie fila atlete provenienti da Spagna, Svezia, Germania, Belgio e Francia. Le All-Europe si sono davvero ben comportate tanto che nella prima fase del torneo, inserite nel girone B, hanno affrontato le padrone di casa del Na Fianna 2 e le Ranelagh Gaels di Dublino. Contemporaneamente, su un altro campo, nel girone A si sono affrontate la prima squadra del Na Fianna, le Dulwich Harps di Londra e le irlandesi del St. James Gaels.
Il coach del An Eoraip ha voluto mettere subito alla prova l’atleta rossoblu inserendola in difesa dopo pochi minuti dall’inizio del primo incontro ed è rimasto subito favorevolmente colpito dalla grinta e dalla determinazione messa in campo da questa atleta che vanta ottimi trascorsi nel volley, nel calcio e nel Taekwondo ma che evidentemente ha saputo inserirsi immediatamente negli schemi di questo, per lei, nuovo sport tanto che, negli altri incontri disputati, il suo minutaggio di impiego in campo è notevolmente cresciuto.

Che cosa è il Calcio Gaelico?

Ben differente dal nostro calcio è una via di mezzo tra il rugby ed appunto il calcio. Le regole sono simili a quelle dell’hurling. Questo sport prevede due squadre composte da 15 giocatori, con un massimo di 3 sostituzioni per partita. Il campo da gioco misura approssimativamente 137m x 82m. Il pallone si gioca sia con i piedi che con le mani.
La cosa straordinaria di questo sport è quella dell’organizzazione dei campionati, qui non c’è mercato, possono prendere parte alla squadra, soltanto i giocatori che appartengono a quella contea.
«Per me vestire la maglia con scritto “An Eoraip” – chiosa un entusiasta Chiara Sandonà – e giocare in una squadra internazionale con anni di esperienza alle spalle è stata un’esperienza unica per imparare e rimettermi in gioco».
Per la cronaca le “blues An Eoraip” si sono imposte nel girone vincendo agevolmente entrambi i match ed imponendosi anche in una semifinale condotta brillantemente dall’inizio alla fine, prima di essere fermate nella finalissima dalle più esperte padrone di casa del Club Na Fianna 1 che hanno vinto di misura un match che è stato molto combattuto ed in equilibrio fino alla metà del secondo tempo.
«Non mi aspettavo di vivere emozioni così intense, in un’atmosfera competitiva ma, allo stesso tempo, di grande ospitalità», afferma raggiante la Sandonà. La forte atleta dell’Ascaro Rovigo Gaelic Football Gaa ha mille buone ragioni per essere felice, anche perché ha saputo imporsi immediatamente all’attenzione del coach mettendo il suo talento a disposizione della squadra e meritando così la fiducia del tecnico irlandese che le ha concesso un più che discreto spazio anche nella finalissima. Per Chiara un successo forse insperato alla vigilia della partenza per Dublino dove si era posta l’obiettivo minimo di fare un’ esperienza ad alto livello in uno sport che ha iniziato a praticare solo recentemente.
Adesso il suo desiderio è quello di poter continuare a crescere tecnicamente nel football gaelico nella speranza di poter presto giocare in una squadra italiana tutta al femminile:«Le opportunità di giocare a livello internazionale offerte dal calcio gaelico sono tantissime – dice – e spero quindi si crei presto una squadra femminile anche da noi da poter presto portare ad uno di questi tornei».
Un sogno che, almeno per Chiara Sandonà, potrebbe presto diventare realtà nel “Ladies Pan Euro Football”, il torneo che chiuderà la stagione europea degli sport gaelici e che verrà disputato nella città olandese di Maastricht il 10 novembre prossimo. Per lei e per tutto l’Ascaro Rovigo Gaelic Football Gaa sarebbe un altro grande successo conseguito in solo poco più di un anno di attività in uno sport che, fino allo scorso anno, in Italia nemmeno esisteva.

Altre risorse interessanti

nike

Il colosso americano chiede scusa agli irlandesi, per un modello di scarpe chiamato ufficialmente SB Dunk Low, ma soprannominato “Black and Tan“.

Peccato che questo nome appartenga ad un ex battaglione di forze speciali paramilitari britanniche che durante un incontro di footbal gaelico, entrarono al Croke Park di Dublino facendo un massacro.

Ci troviamo negli anni 1919-1921 e questa scena è ben rappresentata nel film Michael Collins, mentre si disputava la partita Dublino-Tipperary datata 21 novembre 1920. Fu il capitano Micheal Hogan, a sfidare questo gruppo armato che fece irruzione nel campo e il risultato fu un massacro.

Scene from movie “Michael Collins

La Nike però si è scusata giustificando che il colore della scarpa, richiama proprio quello del Black and Tan inteso come bevanda popolare negli Stati Uniti, ottenuta mescolando Guinness Draught e Harp Lager. Ma gli irlandesi, poco ci credono, visto che questo tipo di cocktail non è così diffuso come vogliono far sembrare e poi “nessun irlandese mischierebbe una Guinness”, riporta qualche giornale. Inoltre il lancio delle sneaker era previsto proprio il giorno di San Patrizio.

It’s how the Americans view Saint Patrick’s Day and view Irish culture and history. And it’s the very fact that some people are saying that these are beer-themed sneakers, that the only way to celebrate a national holiday of a country with a very rich culture and a very rich history and literature, et cetera, is to pour massive amounts of alcohol down your body.

Hunky Dorys, Calendario 2012

Non si placa la febbre da calendario che ogni anno vede come protagoniste donne bellissime che vengono immortalate per pubblicizzare un marchio o un prodotto in commercio. E non voleva mancare all’appuntamento la società Hunky Dorys, sponsor delle giocatrici di Calcio Gaelico irlandese e produttori di patatine.

Un calendario che infiamma gli animi e che ha fortemente scosso il Presidente dell’Associazione Camogie, Joan O’Flynn, che lo ha giudicato un ‘disprezzo’ gratuito nei confronti delle donne. “Giocatrici scollate, con top aderenti” ‘oscurano’ secondo O’Flynn, i veri valori di queste atlete di alto livello che sono dei veri e propri modelli di riferimento per le ragazze più giovani”.

Dorys Hunky è stato criticato più volte per le sue campagne pubblicitarie e l’anno scorso una campagna pubblicitaria simile ma con riferimenti al mondo del rugby, è stata duramente criticata dall’Advertising Standards Authority of Ireland (ASAI) che ne ha chiesto il ritiro da tutti i media, compreso il sito web dell’inserzionista. Ben 30 denunce sono già arrivate per questa nuova campagna pubblicitaria, ma Dorys lo sa, solo in questo modo si riesce ad attrarre più persone possibili.
 

Video Hunky Dorys presenti su Youtube

 

 

Altre risorse interessanti

Conor Cunningham

Un supporter irlandese, durante lo spareggio tra Irlanda ed Estonia, si è vestito con la maglia della nazionale estone e si è seduto in panchina con gli altri giocatori. Conor Cunningham da Cork è riuscito a passare inosservato fino ad arrivare in campo, insomma un genio del male!

L’uomo sarebbe entrato da un ingresso incustodito e poi avrebbe indossato la divisa della nazionale estone, trovata in una stanza.

Soltanto qualche minuto prima dell’inizio della partita un delegato della Uefa si sarebbe accorto dell’intruso, che poi ha festeggiato con i giocatori irlandesi alla fine della partita.
 

A bordo campo

 

In campo con i giocatori

 

Durante le interviste

 

Altre risorse interessanti

Giovanni Trapattoni, ct della nazionale di calcio irlandese, torna a far parlare di sé durante una conferenza stampa in vista della sfida con l’Estonia in vista delle ultime qualificazioni agli Europei 2012.

L’allenatore voleva ricordare il famoso detto: “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”, però il problem è stato tradurlo in lingua inglese. Così “No say the cat is in the sac” sta facendo il giro del mondo. Una traduzione originale, geniale, unica e irripetibile. Che bene si abbina al personaggio.

Giovanni Trapattoni ha scelto un proverbio per esprimere il concetto, che prima di parlare devi assicurarti di sapere quello che stai dicendo, o almeno avere le prove.

 

No say the cat is in the sac (Non dire ‘cat’ se non ce l’hai ‘in the sack’)

E così una metafora, detta ai giornalisti sportivi presenti alla conferenza stampa, si è trasformata in un video spettacolare che ha fatto il giro del mondo. Trapattoni ha tradotto letteralmente il proverbio in “No say the cat is in the sac”, facendo ridere tutti, poi si è girato alla traduttrice e ha fatto segno, spiegalo tu agli irlandesi.

Guarda il video

(La frase si trova al minutaggio: 1:07)
https://www.youtube.com/watch?v=VUWpC50BJUc

 

L’inno che spopola in rete

E’ già una hit, il nuovo inno dell’Irlanda che spopola in rete. Si chiama “The Rocky Road to Poland“, ed è stato realizzato in vista degli Europei di Calcio 2012 che si svolgeranno in Polonia e Ucraina, da cantanti famosi quali i The Dubliners, The Coronas, Damien Dempsey e Bressie. Il brano riprende il famoso tormentone di Giovanni Trapattoni, quando durante una conferenza stampa ha voluto dire in inglese la celebre frase, “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”, traducendolo letteralmente “Non dire ‘cat’ se non ce l’hai ‘in the sack'” davanti ad una platea di giornalisti irlandesi, che fecero fatica a capire. Ma ora che è tutto chiaro, il nuovo inno incita gli irlandesi e naturalmente riprende la frase inconfondibile dell’ex ct azzurro Trapattoni, “We have got our Trap, the cat is in the sack”. Il ricavato della vendita sarà devoluto alla John Giles Foundation e all’Irish Cancery Society.

 

Altre risorse interessanti