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La nuova maglia della nazionale di rugby dell’Irlanda, nata grazie alla collaborazione tra la Puma e la federazione irlandese Irfu, farà il suo ingresso durante l’incontro con il Sudafrica allo Stadio Aviva il prossimo 10 novembre.
La divisa, è in perfetto stile All Black (Nuova Zelanda), soltanto in alcuni tratti emerge il tradizionale verde che da sempre contraddistingue questa squadra, ma il nero è predominante.
Realizzata in nylon/lycra, questa nuova maglia è dotata di un’elevata tecnologia, con un tessuto che presenta una membrana traspirante e una particolare gestione dell’umidità, che consente a chi la indossa di rimanere fresco e asciutto durante l’attività fisica.

Maglia in stile All Black

Roger Harrision, Direttore Marketing di PUMA Italia, ha commentato: “Siamo soddisfatti di questo look dell’Irlanda, che segna senz’altro un nuovo punto di partenza rispetto alla tradizionale divisa bianca e verde”.
Anche i giocatori, hanno manifestato soddisfazione e sono curiosi di “testare” questa nuova maglia durante l’incontro con gli Springboks.
E’ possibile inoltre, acquistare online, la divisa della nazionale irlandese di rugby in tre versioni, jersey €90, replica jersey €66 e €45 per bambini.
 

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Non si placa la febbre da calendario che ogni anno vede come protagoniste donne bellissime che vengono immortalate per pubblicizzare un marchio o un prodotto in commercio. E non voleva mancare all’appuntamento la società Hunky Dorys, sponsor delle giocatrici di Calcio Gaelico irlandese e produttori di patatine.

Un calendario che infiamma gli animi e che ha fortemente scosso il Presidente dell’Associazione Camogie, Joan O’Flynn, che lo ha giudicato un ‘disprezzo’ gratuito nei confronti delle donne. “Giocatrici scollate, con top aderenti” ‘oscurano’ secondo O’Flynn, i veri valori di queste atlete di alto livello che sono dei veri e propri modelli di riferimento per le ragazze più giovani”.

Dorys Hunky è stato criticato più volte per le sue campagne pubblicitarie e l’anno scorso una campagna pubblicitaria simile ma con riferimenti al mondo del rugby, è stata duramente criticata dall’Advertising Standards Authority of Ireland (ASAI) che ne ha chiesto il ritiro da tutti i media, compreso il sito web dell’inserzionista. Ben 30 denunce sono già arrivate per questa nuova campagna pubblicitaria, ma Dorys lo sa, solo in questo modo si riesce ad attrarre più persone possibili.
 

Video Hunky Dorys presenti su Youtube

 

 

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La Regina dal Castello di Dublino, ammette che è impossibile ignorare il peso della storia e tra lo stupore del presidente Mary McAleese si rivolge proprio a lei e agli amici con “A hUachtarain agus a chairde”.

Nel secondo giorno della sua visita, Elisabetta ha reso omaggio alle vittime dei Troubles e nel suo discorso tanto atteso, ha dichiarato “A tutti coloro che hanno sofferto come conseguenza del nostro passato travagliato estendo il mio profondo cordoglio”.
La sovrana ha poi voluto elogiare i due governi e il lavoro straordinario che hanno attutato per la condivisione del potere e ha voluto ricordare l’importanza degli Accordi del Venerdì Santo.

Anche il Presidente McAleese si è detta orgogliosa dei “costruttori di pace” che hanno contribuito a realizzare la condivisione del potere e si è detta fiduciosa per il futuro del Paese. Il presidente ha inoltre riconosciuto il sostegno della Regina per il processo di pace.

 

La visita della regina

Al banchetto era presente il primo ministro David Cameron e il Taoiseach Enda Kenny, oltre ai 172 invitati tra i quali anche il primo ministro Peter Robinson e sua moglie Iris. Tra gli ospiti il capitano della nazionale irlandese di rugby, Brian O’Driscoll e sua moglie e l’attrice Amy Huberman.

Cinque persone sono state arrestate durante la protesta davanti al Castello.

Gerry Adams, presidente del Sinn Fein ha dichiarato che il discorso della Regina dovrà essere “giudicato dalle azioni del suo governo nel tempo a venire”. “Credo che il cordoglio per coloro che hanno sofferto espresso dalla Regina sia autentico, ma il perdono arriverà soltanto se la politica futura del suo governo sarà basato sulla vera uguaglianza e rispetto reciproco”, ha aggiunto Adams.

 

Strade chiuse

Alla vigilia della visita di stato della regina Elisabetta, a Dublino è scattato il piano sicurezza. Su cinquanta strade del centro, non sarà possibile parcheggiare e prima dell’arrivo della sovrana, saranno chiuse definitivamente al traffico cittadino. Un dispiegamento di agenti impressionante, con oltre 8mila poliziotti e 2mila militari coinvolti per garantire la sicurezza della regina Elisabetta e di suo marito Filippo. Un piano doveroso, secondo la polizia britannica, dopo le minacce indirizzate alla regina, definita “criminale di guerra” da parte di alcune organizzazioni terroristiche. Intanto la polizia ha fatto sapere di aver arrestato due persone un 25enne e un 26enne.

 

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Esce il nuovo libro di Mirco e Mauro Bergamasco, Andare avanti guardando indietro, in vista del torneo di rugby più ambito d’Europa, il Sei Nazioni 2011.

Sabato 22 gennaio il libro scritto a sei mani con Matteo Rampin, psichiatra e consulente personale di atleti, verrà presentato a Milano, edito da Ponte alle Grazie (160 pagine, 14,00 euro) presso la Libreria del Viaggiatore di via Meucci.

Da qualche anno il rugby si sta conquistando un seguito sempre più numeroso e particolarmente appassionato tra il pubblico italiano, anche quello femminile. Due campioni della palla ovale come Mauro e Mirco Bergamasco, affiancati da Matteo Rampin, dimostrano in queste pagine che i motivi di tanto successo non sono affatto accidentali, ma affondano le loro radici nei regolamenti, nell’orgoglio e nell’umiltà dei giocatori, nella disciplina, nell’etica stessa del rugby. In una parola, nella sua filosofia.

 

Il libro Andare avanti guardando indietro

Tecniche, mischie e placcaggi, il celebre “terzo tempo” e i fiumi di birra che dopo ogni partita riconciliano le squadre avversarie, il proverbiale fair play dei giocatori e del pubblico, la logica fondamentale del gruppo sono tutti aspetti che agli occhi di molti potrebbero perfino sembrare paradossali, ma che indicano risvolti umani e morali insospettabili quando si assiste alla vera e propria battaglia che si combatte sul campo, fra fango, sangue e botte da orbi.

Veri e propri “eroi della porta accanto”, i fratelli Bergamasco illustrano con semplicità il significato di uno sport che, al di là degli obiettivi strettamente agonistici, riflette in profondità la lotta che anima la vita e i nostri impulsi più ancestrali, riprodotti nel microcosmo sociale che è la squadra: in virtù dei caratteri non convenzionali di questa disciplina sportiva, la “filosofia rugbistica” si propone sempre di più come una metafora efficace in campo educativo e formativo.

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